I Carabinieri della stazione di Luino assieme ai colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Varese, nella mattinata di ieri, hanno ispezionato un cantiere edile che riguarda una ristrutturazione in quattro locali di una palazzina su tre piani ad uso residenziale. Sul posto, nel centro di Voldomino Superiore, frazione di Luino, sono intervenuti anche gli ispettori dell’ispettorato Provinciale del Lavoro di Varese che hanno concorso nell’accertamento.
Si tratta di un privato che ha dato incarico ad una ditta edile, che a sua volta ha subappaltato ad un’altra piccola azienda, la quale non presentava i requisiti minimi necessari per esercitare l’attività sotto molteplici punti di vista.
All’arrivo dei carabinieri, vi erano due operai che lavoravano senza alcun contratto, quindi in “nero”. Si tratta di due uomini, uno italiano ed uno straniero, entrambi regolari, erano senza documenti ed ingaggiati dalla ditta che stava eseguendo i lavori.
Sono state riscontrate da subito gravi violazioni in materia di sicurezza, che comportano pericolo per l’incolumità per gli operai stessi.
Per questo motivo sono stati adottati due provvedimenti, uno amministrativo ed uno cautelare. Da una parte la chiusura dell’attività con obbligo di regolarizzazione di tutte le prescrizioni sulla sicurezza da parte della ditta esecutrice. Dall’altra la denuncia per le violazioni penali alla procura della Repubblica di Varese, sia per la proprietà che per l’esecutore dei lavori.
Tra le altre violazioni accertate, la ditta non aveva comunicato al Comune l’inizio dell’attività mediante notifica preliminare da fare anche agli organi ispettivi con le comunicazioni delle ditte interessante, affinché possano essere eseguiti i necessari controlli sulla sicurezza.
Le sanzioni comminate sono state di oltre 50mila euro per l’impresa e 7.500 euro per le restanti violazioni amministrative in materia di lavoro.
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