Luino | 29 Novembre 2019

Luino, il consiglio comunale unanime dà la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

Tutti i consiglieri hanno raggiunto l'accordo mettendo da parte l'appartenenza politica, intesa e applausi dei presenti. Pellicini: "Solidarietà come risposta all'odio"

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“La mia collocazione politica è nota da decenni, ma nonostante ciò il percorso avviato per sostenere questa iniziativa mi ha spinto a documentarmi, a scoprire cose che non conoscevo. Ripercorrere tratti bui di storia mi ha fatto crescere come uomo e come padre, finché tutti uniti – mettendo da parte le divergenze politiche, sulla base delle quali molte altre amministrazioni hanno preferito la divisone al confronto su questo tema – siamo giunti ad una volontà unanime“.

E’ nelle parole pronunciate dal consigliere Pietro Agostinelli ieri in assemblea, a margine del passaggio della mozione con cui il Comune di Luino ha conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, tutta l’essenza dell’iniziativa voluta proprio dalla minoranza, ma condivisa dall’intera amministrazione in seguito al lavoro di revisione del testo contenente la motivazione, a cui ha preso parte in settimana, nell’ambito dell’ultima seduta di commissione, anche il sindaco Andrea Pellicini, insieme ad altri esponenti della giunta.

Proprio il sindaco Pellicini ha sottolineato, sempre in aula, l’importanza dell’unità nel giungere alla decisione di compiere il significativo gesto nei confronti della senatrice, sopravvissuta poco più che bambina alla follia di Auschwitz e recentemente colpita da una serie di osceni attacchi e intollerabili minacce via web, a cui tanti Comuni italiani hanno reagito con il gesto di solidarietà istituzionale che anche nella città lacustre è stato accolto dagli applausi dei cittadini.

Toccante il pensiero personale condiviso con i presenti dall’assessore Pier Marcello Castelli, che dopo la lettura del testo integrale a cura del consigliere Enrica Nogara, ha rievocato le vacanze estive in quel di Pesaro con la famiglia, dove avvenne l’incontro in spiaggia con quella donna – oggi senatrice a vita e instancabile testimone dell’inferno della persecuzione nazista – che in compagnia del marito si era aperta in quel contesto a confidenze personali. Il tutto quando ancora doveva formarsi, a causa dello straziante dolore fisico e piscologico, la consapevolezza di dover necessariamente tramandare alle future generazioni il dramma della violazione subita.

Da un altro membro della giunta, l’assessore Alessandra Miglio, è giunto il ringraziamento per il sapiente lavoro di sistemazione del testo a cura del consigliere Giovanni Petrotta, che ha accolto insieme ai colleghi le osservazioni per rendere più equilibrato il rapporto tra le ragioni del conferimento, la vicenda personale della senatrice e i fatti della storia locale connessi alla persecuzione degli ebrei, alla Resistenza e alle gesta di figure eroiche come don Piero Folli e i martiri della Gera.

La volontà di giungere uniti a questa scelta è stata palpabile dall’inizio” ha ricordato il capogruppo de “La Grande Luino”, Giuseppe Taldone, che solo giovedì ha presieduto la seduta di commissione decisiva per raggiungere l’intesa.

Il passato torna come esempio da seguire, e da cui lasciarsi ispirare, in un’ultima considerazione del primo cittadino a ridosso del voto, ovvero il ricordo del piazzale intitolato nel 2014 nella zona di villaggio Menotti ad Edgardo Sogno, esponente della destra italiana ma anche partigiano e antifascista, che solidarizzò con gli ebrei per il dramma della persecuzione e delle leggi razziali, mostrandosi in pubblico con la stella di David al petto.

Per l’altro capogruppo di minoranza, Franco Compagnoni, la riflessione ha rappresentato “la fatica costruttiva e dialettica tipica di quando si vuole raggiungere un risultato importante e carico di significato. Un momento da registrare in modo positivo e gratificante, ricordando l’importanza della territorializzazione che caratterizza il conferimento, aggiungendo altri elementi in segno di tributo quali i nostri simboli, le nostre tradizioni, i nostri eroi. Hanno reso la proposta unica, non un facsimile tra tante”.

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