Dopo la maxi operazione “Maghreb”, che a febbraio ha portato all’arresto e al fermo di numerosi spacciatori in tutto il territorio dell’Alto Varesotto, continua senza sosta, anche nel corso di quest’estate, l’attività investigativa dei carabinieri della Compagnia di Luino nei boschi del nord della Provincia.
Questa mattina, come nel mese di giugno, ad essere statI battuti dai militari dell’arma, dai Forestali e dalle Unità Cinofile sono stati i boschi di Castelveccana, precisamente nella zona di San Michele, Nasca e Sant’Antonio, dove nelle ultime settimane sono tornati gli spacciatori, come testimoniato da alcune segnalazioni.
Le forze dell’ordine, una ventina in totale gli uomini impiegati, hanno fermato tre uomini di cittadinanza marocchina, tra i 20 e i 30 anni non regolari sul suolo italiano, e li hanno portati in caserma per l’identificazione. Uno di questi, in passato, era stato raggiunto da un mandato di cattura internazionale.
In queste ore, invece, sono in corso rastrellamenti da parte dei carabinieri, coadiuvati dai forestali e dalle unità cinofile, per trovare sostanze stupefacenti nascoste e armi nella zone interessate dall’operazione di oggi. Insieme a loro anche i dipendenti comunali che, oltre a setacciare l’area la stanno ripulendo dai rifiuti abbandonati dagli spacciatori.
“Come a fine giugno, abbiamo ricevuto ancora dai cittadini diverse segnalazioni – afferma il sindaco di Castelveccana Luciano Pezza -, Così, abbiamo avvisato la stazione dei Carabinieri di Castelveccana e il luogotenente Alfonso Benincasa: da questa mattina, infatti, i militari dell’Arma e i forestali, coordinati dalla Compagnia di Luino, sono al lavoro sulle nostre montagne per contrastare ancora una volta questo annoso problema che riguarda la nostra comunità”.