Luino | 27 Febbraio 2019

“Dei 15 miliardi di euro investiti sulla rete ferroviaria lombarda, niente sulla Luino-Gallarate”

Tornano in auge le criticità e i disagi lungo la linea che collega il paese lacustre a Gallarate, ma rimangono perplessità sul servizio e sulle opere di compensazione

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Oltre all’annuncio del sindaco Pellicini, riguardante il giorno dell’inaugurazione di Palazzo Verbania, diversi sono stati gli interventi iniziali, ai quali è seguito un lungo dibattito, durante il consiglio comunale di Luino di ieri sera, riunitosi dopo quasi tre mesi dall’ultima volta.

Uno tra i primi a prendere parola è stato il consigliere di minoranza, Giovanni Petrotta, che ha voluto porre l’attenzione, ancora una volta, sul servizio passeggeri e sugli investimenti relativi alla linea ferroviaria Luino-Gallarate.

Negli scorsi giorni – ha dichiarato Petrotta – Regione Lombardia, Rfi e Fs hanno annunciato che investiranno ben 15 miliardi di euro, fino al 2025, di interventi sulla rete ferroviaria lombarda. Peccato, però, che non è stato stanziato neanche un euro sulla nostra Luino-Gallarate. La Lega presente nella maggioranza luinese, che risponde al partito di riferimento del Governatore Attilio Fontana, non è attenta, evidentemente. La nostra è una situazione disastrosa, con continui treni cancellati, soppressioni e ritardi. Non metto in dubbio l’impegno dell’assessora ai Trasporti, Alessandra Miglio, ma la ferrovia per noi rimane strategia. Faccio appello all’amministrazione affinché nel cambio orario del prossimo giugno, venga fatta richiesta formale per reintegrare i treni cancellati. Sono convinto che se non si migliora la mobilità, non si avrà mai un servizio adeguato ed uno sviluppo del turismo”.

A replicare è stata direttamente l’assessora Miglio: “Lunedì ho partecipato ad un incontro a Mendrisio, dove era presente l’assessora regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. A lei ho anticipato una lettera che abbiamo inviato in Regione ed a Rfi con una serie di problematiche evidenziate perchè siamo convinti ci possa essere un confronto costruttivo ed efficace. Con l’assessora potremo capire un po’ il quadro della situazione e cercheremo in tutti i modi di ricevere ulteriori finanziamenti”.

Sul tema, inoltre, è voluto intervenire anche il sindaco Andrea Pellicini: “Per AlpTransit Rfi ha stanziato 15 milioni, 10 quelli di Regione Lombardia. Ad alcuni comuni non è stato destinato neanche un euro, mentre noi abbiamo preso tanti fondi sia per la realizzazione dei sottopassi sia per le barriere. Luino è comune capofila e ci stiamo battendo per tutti, con l’obiettivo di avere finanziamenti, anche solo in minima parte, in tutti i comuni in cui insiste la linea. Rfi, quando entra nelle città e nei paesi, se chiude passaggi a livelli, deve garantire altre linee di comunicazione. Staremo attenti a tutto, anche alla viabilità nel suo complesso, tra piazza Risorgimento e via XXV Aprile”.

Ed è stato proprio il consigliere di minoranza, Pietro Agostinelli a chiedere chiarimenti sul tema che, almeno al momento, non sono stati dati: “Rfi fa i suoi interessi, è un’azienda ed è normale che lo faccia. Ma noi cosa portiamo a casa in quanto ad opere di compensazione? Chi pagherà la rotonda di via XXV Aprile? Rfi o i cittadini di Luino? I comuni vicini svizzeri sono riusciti ad ottenere ben 25 milioni di franchi, noi a che punto siamo?”.

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