Luino | 13 Febbraio 2019

L’Ospedale di Luino tra carenza di personale e problemi con dialisi e radiologia

I consiglieri Petrotta e Nogara scrivono al nuovo dg dell'ASST Sette Laghi. In primo piano ancora i vecchi problemi segnalati anche dal Comitato e dagli attivisti M5S

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Passano i mesi ma le criticità che riguardano il presidio ospedaliero di Luino continuano a far discutere, e non a caso il dibattito che le racchiude rimane costantemente tra gli argomenti di primo piano per la comunità e la politica cittadina.

Per questo motivo, nei giorni scorsi, il gruppo consiliare de “L’Altra Luino” ha protocollato un’interrogazione che riprende tutti i quesiti rivolti dai consiglieri dem Giovanni Petrotta ed Enrica Nogara al neo direttore generale dell’ASST Sette Laghi Gianni Bonelli, allo scopo di avere un quadro della situazione completo su dati e informazioni che certificano il livello di efficienza della struttura a seguito del suo recente insediamento.

E’ dovere di ogni amministratore, sia nell’esercizio di una funzione organizzativa, che nell’esercizio di una funzione di vigilanza, prevenire e rimuovere ogni condizione che impedisca la piena efficienza dell’operatore e di conseguenza il pieno godimento da parte dell’utenza, del diritto alla salute”. Questa la motivazione alla base della dettagliata richiesta dei due esponenti della minoranza, all’interno della quale figurano quesiti inerenti la presenza o meno di novità nell’organico del presidio a partire dall’insediamento, il resoconto sulle prestazioni dei dipendenti oltre l’orario giornaliero (per sapere se superano o meno il limite massimo consentito), il problema generale della carenza di personale medico, l’aggiornamento sugli eventuali casi di dimissioni volontarie o di concorsi il cui numero di partecipanti sia risultato diverso da quello dei posti messi a disposizione.

L’insieme di cifre e statistiche richiesti riguarda inoltre il numero di medici, paramedici e ausiliari impiegati tra i reparti e i piani della struttura di via Forlanini, la conta dei posti letto, la durata medie delle degenze, i tempi di attesa suddivisi per prestazione.

Altrettanto rilevante è poi un altro aspetto circa il confronto sul presente e sul futuro del Luini Confalonieri, ripreso nei giorni scorsi dalle pagine del quotidiano “La Prealpina”. Il riferimento è ad un’ulteriore serie di interrogativi sorti in seguito alle ultime riunioni degli attivisti locali del Movimento 5 Stelle, del Partito democratico e anche del Comitato cittadino nato a tutela dell’ospedale di Luino. Anche in questo caso nulla di nuovo, ma problemi che continuano a penalizzare singoli reparti. La dialisi, per la mancanza di forze nuove tra gli specialisti in sostituzione di coloro che hanno portato altrove le proprie competenze (ripetuti a questo proposito gli appelli del vicepresidente del gruppo Emodializzati di Varese, Nicola di Nolfo); la radiologia, che a fine febbraio sarà costretta a fare a meno di due risorse tra il personale specializzato, in partenza verso altre aziende dopo aver vinto un concorso (gli attivisti pentastellati la scorsa primavera avevano portato l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni sulle difficoltà del reparto).

Trovano posto nell’elenco, infine, altri disagi capitati a più riprese come gli ascensori bloccati, i problemi di condizionamento, la carenza di barelle, alcune delle quali risultano senza freni oppure presentano ruote fuori uso, e, non da ultimo, negli scorsi mesi, la fuoriuscita di acqua torbida da alcuni rubinetti.

In attesa di risposte sui singoli fronti, un nuovo sopralluogo, dopo quello di fine gennaio, probabilmente avverrà nei prossimi giorni, quando arriveranno presso il nosocomio luinese il dg Gianni Bonelli e il consigliere regionale della Lega Emanuele Monti.

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