Anche quest’anno la mostra “Per non dimenticare“, curata dal fotografo maccagnese Enzo Baccheschi, varca i confini luinesi per raggiungere la Toscana, terra d’origine dell’autore. Si rinnova così la collaborazione con enti e associazioni locali della regione, improntata sulla disponibilità a condividere ancora una volta la raccolta, un patrimonio che, come abbiamo capito nel corso degli anni, dal lago Maggiore agli Appennini, appartiene alla collettività.
E’ infatti attraverso i momenti di riflessione, puntualmente presenti nel corso delle esposizioni, che i visitatori e le comunità mantengono vivo l’interesse nei confronti di ciò che è stato, fornendo un piccolo ma fondamentale contributo che si aggiunge a tutte le iniziative organizzate in ogni luogo in cui il dramma della Shoah continua a vivere per l’esigenza di tramandare la memoria alle future generazioni, attraverso testimonianze e documenti.
Documentare è appunto la funzione delle trentacinque fotografie catturate da Baccheschi nel 2014 durante il personale viaggio nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, intitolato “Treno della Memoria“. La più recente tappa del suo percorso di incontro e condivisione, ha raggiunto nel settembre scorso le istituzioni, i residenti e gli alunni delle scuole di Stazzema, località montana nel Lucchese, raccogliendo inoltre l’attenzione e il plauso della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, che proprio per l’occasione dedicò alla giornata un suo personale messaggio.
Ora la mostra “Per non dimenticare” è pronta per essere ospitata nei locali dello Spazio Espositivo Accabì di Poggibonsi, in provincia di Siena, nel periodo che va da mercoledì 23 a sabato 26 gennaio, con apertura al pubblico tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30. Per la giornata conclusiva dell’evento, sabato 26 dalle ore 10.30, vi sarà l’incontro con relativi interventi dei rappresentanti dell’Anpi provinciale di Siena e di una delegazione dell’ISRSEC (Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea). Per lasciare a tutti i partecipanti nuovi spunti di riflessione sull’evento più tragico del secolo scorso.
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