A poco meno di un anno dalla riapertura ufficiale della pista sciistica della Forcora, a Maccagno con Pino e Veddasca, un altro tassello va a definire il completamento e il rilancio dell’unico impianto sciistico della provincia di Varese, dove sono terminati da poco i lavori per la realizzazione del ricovero per il più grande dei due gatti delle nevi, acquistato lo scorso anno dall’amministrazione comunale.
“Grazie ai soldi ricevuto dallo Stato per la fusione dei Comuni – spiega il sindaco di Maccagno on Pino e Veddasca, Fabio Passera -, abbiamo appena terminato gli interventi più ingenti in Forcora. Quello concluso oggi è un lavoro costato 52mila euro, che ci ha permesso di sistemare anche il locale che ospita il secondo mezzo più piccolo, oltre a realizzare un dignitoso locale dove si possono noleggiare sci, scarponi e tutta l’attrezzatura che serve per sciare”.
Solo cinque anni fa la Forcora aveva chiuso i battenti e oggi, invece, è pronta per accogliere appassionati sugli sci, ma a mancare è la neve che, salvo qualche lieve eccezione nelle scorse settimane, ancora non ha coperto la montagna. Lo scorso anno erano stati effettuati i lavori di sistemazione del ristorante, con il conseguente appalto vinto da Simone Riva Berni, mentre in seguito era stato acquistato il gatto delle nevi, con l’affidamento della sciovia alla società Funivie del Lago Maggiore di Laveno Mombello. Oggi mancano solo pochi interventi, che sono in corso d’opera.
“Abbiamo proseguito la strada tracciata dalla provincia, con un cospicuo investimento negli scorsi anni – commenta il sindaco Passera -. La Forcora è il paradigma della Veddasca, della voglia di riscatto della montagna che dimostra quanto siamo legati al territorio. La riqualificazione della Forcora rispecchia quanto fatto in questo anno sulla fascia a lago, soprattuto al Parco Giona”.
“Avevamo promesso che, tra mille cose diverse, la Forcora sarebbe ripartita di slancio, simbolo di riscossa della Veddasca e di un territorio intero, da Zenna a Monterecchio, passando attraverso il nostro splendido lago. Quando la politica (quella bella, pulita, vera) sa interpretare i bisogni e riesce a dare delle risposte concrete, allora la speranza che il futuro non sia tutto da buttare è davvero ben riposta”, conclude il primo cittadino.
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