Si iniziano a svelare le carte per le elezioni provinciali del prossimo 31 ottobre che andranno a sancire la fine dell’era targata Gunnar Vincenzi e decreteranno l’inizio di quella nuova. A contendersi Villa Recalcati saranno i due candidati presidenti, Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio, per il centro destra, e, con tutta probabilità, Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo, per il centrosinistra. A loro si aggiungeranno anche i candidati di “Esperienza Civica”, guidati dall’attuale vicepresidente Marco Magrini, che ha già fatto intendere di non appoggiare Antonelli, senza svelare al momento chi sosterrà.
Nel frattempo, invece, le segreteria stanno cominciando ad indicare anche i probabili candidati consiglieri provinciali nell’Alto Varesotto, tra il territorio luinese, quello lavenese e quello valceresino. Candidatura confermata dall’Alto Varesotto, anzitutto, per il sindaco di Cassano Valcuvia e vicepresidente uscente, Marco Magrini, con la sua “Esperienza Civica”.
A Luino, invece, da quanto si apprende, potrebbero essere ben tre i candidati consiglieri: in primis Giuseppe Taldone, consigliere comunale luinese e provinciale, che cercherebbe conferme tra le file di Forza Italia, appoggiando Antonelli. Poi Davide Cataldo, presidente del consiglio comunale di Luino, che se candidato per la Lega sosterrà anch’egli Antonelli, stessa cosa che farà Alessandra Miglio, assessore luinese della giunta Pellicini, probabile candidata per il centrodestra tra le fila di “Noi con l’Italia”, guidata sul territorio dall’assessore regionale Raffaele Cattaneo.
Nella Valceresio, invece, gli amministratori ancora non hanno trovato un nome condiviso e solo nei prossimi giorni saranno sciolte le riserve. Nessun candidato per il centrosinistra nell’Alto Varesotto, in appoggio a Bellaria, che forse potrebbe trovare conferme nel territorio di Laveno Mombello, con la candidatura di un esponente dell’amministrazione Ielmini.
I candidati saranno votati dai colleghi consiglieri di tutti i comuni della Provincia, che saranno scelti grazie alle elezioni di secondo grado, quelle che non vedono chiamati alle urne direttamente i cittadini, ma solo i numerosi rappresentanti delle assemblee cittadine di tutto il territorio.
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