Milano | 16 Agosto 2018

Furti in casa: Lombardia regione più colpita, ma nel 97% nessuna condanna. “Numeri preoccupanti”

"Incremento di colpi nel periodo di Ferragosto, tra le 18 e le 21. Importante seguire alcun semplici regole per quando lasciamo incustodita la casa"

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“La Lombardia è la seconda regione italiana più colpita dai topi d’appartamento, con una media 20,7 furti ogni mille famiglie”. Lo dichiara l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato.

“La piaga dei furti nelle case dei lombardi viene ancora una volta evidenziata attraverso i dati diffusi oggi dall’Unione europea delle Cooperative (Uecoop) sulla sicurezza e il crimine in Italia, da cui risultano 500 furti al giorno. Si tratta di numeri preoccupanti. Con un numero sempre maggiore di clandestini e rom dediti al crimine che si aggirano indisturbati per le nostre città, è comprensibile capire perché i lombardi si barrichino nelle proprie abitazioni e perché sulle spese per porte blindate e antifurti la Lombardia risulta essere al primo posto. Proprio per questo, i malviventi colpiscono maggiormente nel periodo di Ferragosto, sperando di trovare gli appartamenti incustoditi. Secondo una ricerca Transcrime l’orario più a rischio è quello fra le 18 e le 21. Occorrono pene esemplari, i ladri non devono tornare subito in libertà”.

“La nostra regione – ha sottolineato l’assessore – risulta essere all’ultimo posto nel rapporto tra popolazione residente e Forze dell’Ordine in servizio sul territorio: se ne contano 1 ogni 325 abitanti. Nel mese scorso, assieme al presidente dell’Associazione Nazionale Condomini Italiani, abbiamo diramato semplici regole che è quanto mai opportuno ribadire in questi giorni, consigli che potrebbero essere molto utili da qui alla fine dell’estate, periodo in cui siamo costretti a lasciare incustodita la nostra casa”.

“Non è nemmeno confortante sapere che – ha aggiunto De Corato -, secondo i dati diffusi dal Viminale, nel 97% dei casi i furti nelle case rimangono impuniti, motivo per il quale molte vittime di questo reato hanno anche smesso di denunciare. Ripeto: occorrono più agenti di polizia a presidiare il territorio, assieme a pene esemplari che fungano da deterrente per chi volesse intraprendere la ‘carriera’ del topo d’appartamento”.

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