Luino | 24 Marzo 2018

Luino, Agostinelli contro Castelli: “Streaming acceso anche dopo la fine delle sedute consiliari”

Il consigliere di minoranza, facendo riferimento a quanto avvenuto nel consiglio comunale di gennaio, attacca l'assessore Pier Marcello Castelli. Ecco le sue richieste

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A qualche settimana di distanza, riportiamo la richiesta del consigliere di minoranza, Pietro Agostinelli, durante l’ultima seduta dell’assemblea cittadina (nella quale l’assessore Castelli era assente, ndr), che chiede a sindaco e presidente del consiglio comunale, di tenere accese le telecamere dello streaming anche dopo la fine dei lavori in sala consiliare, “per evitare spiacevoli episodi come quelli accaduti nel mese di gennaio“. Ecco le parole pronunciate da Agostinelli.

“Più che una domanda è una richiesta al sindaco e al presidente del Consiglio – ha affermato il consigliere Pietro Agostinelli -, visto quanto accaduto all’ultimo consiglio comunale del 26 gennaio, in cui il sottoscritto è stato oggetto di un attacco verbale vergognoso e indegno, a telecamere spente, da parte dall’Assessore alla Cultura e all’Istruzione, dottor Castelli Pier Marcello, a cui era stata rivolta una domanda di chiarimenti su una sua lettera diretta alle associazioni presenti sul territorio”.

“Ritengo vergognoso e indegno di un amministratore pubblico – ha continuato il consigliere – tale comportamento, nella dialettica politica tra maggioranza e opposizione. Inoltre rammento che lo stesso assessore è poi stato allontanato dal signor sindaco, ma il medesimo, non soddisfatto dell’azione compiuta, si è permesso di andare a disturbare addirittura mia moglie presente tra il pubblico”.

“Pertanto, siccome non è la prima volta che il sottoscritto è stato oggetto di attacchi personali verbali – ha spiegato ancora Agostinelli -, vedasi anche il penultimo Consiglio comunale, chiedo se sia possibile che la telecamera dello streaming rimanga accesa anche dopo la conclusione formale del Consiglio comunale, così facendo almeno certi comportamenti resteranno registrati per ulteriori approfondimenti nelle sedi competenti”.

“In politica non è accettabile che un consigliere comunale, nello svolgimento del suo ruolo istituzionale, venga attaccato verbalmente in modo ingiustificato e gratuito a telecamere spente da un un altro consigliere comunale, nonché Assessore, e non durante la dialettica politica della seduta pubblica, opportunamente registrata”. Si conclude così la nota letta da Agostinelli.

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