La registrazione dei dati persegue due classi di obiettivi sulla base della loro provenienza.
Dati prelevati dai visitatori ospiti
La prima classe di finalità è correlata ai dati che vengono prelevati da tutti i visitatori sulle pagine del sito. Il principio che governa la conservazione in archivio di tali informazioni è il controllo del gradimento da parte del pubblico dell’offerta informativa della testata. La pianificazione editoriale persegue la finalità generale di incontrare il favore dei lettori nel soddisfacimento delle esigenze cognitive e assiologiche relative alla comprensione della realtà sociale, politica e culturale contemporanea. Il monitoraggio del comportamento degli utenti permette di riconoscere le urgenze informative più avvertite dal pubblico, con lo scopo di accoglierle e di colmarle nel modo più efficace possibile.
Nel dettaglio quindi la prima classe di finalità può essere analizzata come segue:
- attivazione dei servizi di Google Analytics
- lettura statistica del comportamento e delle proprietà degli utenti per l’ottimizzazione del piano editoriale e il miglioramento del servizio nei confronti del pubblico;
- aggregazione dei dati per esami marketing statistici.
I trattamenti posti in essere per queste finalità si basano su un legittimo interesse del Titolare.
Dati forniti dagli utenti registrati
Gli utenti registrati vantano un rapporto privilegiato con GSG. La raccolta dei dati permette di assicurare i servizi di profilazione necessari a personalizzare la rappresentazione dei contenuti. Oltre alla gestione dei meccanismi di personalizzazione, la registrazione degli utenti permette di attivare i meccanismi di scrittura ai vari livelli di privilegio: dal commento alla redazione dei post nella comunità dei Brains.
Nel dettaglio gli obiettivi di questa classe di dati sono:
- profilazione e personalizzazione del servizio
- accesso alla piattaforma di scrittura
- aggregazione dei dati per esami marketing statistici
- invio opzionale di newsletter e alert
I trattamenti posti in essere per queste finalità vengono effettuati con lo specifico consenso fornito dall’utente in fase di registrazione.
Previo esplicito consenso dell’Interessato, tali dati potranno essere utilizzati per finalità commerciali (pubblicitarie, promozionali e di marketing) da parte di GSG o di società terze.
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“Non mi vengano a dire che non si può intitolare un luogo pubblico ad Almirante – conclude il presidente Contini -. L’MSI è nella storia democratica della Repubblica Italiana. Ritengo che persone di questa levatura meritino il giusto riconoscimento da parte delle istituzioni”.
NO proprio NO non merita nessun riconoscimento da parte di alcuna Istituzione perché esso non è parte della “Storia della Repubblica Italiana”. Basta leggere: esso non ha fatto assolutamente parte degli Italiani che hanno costruito la Storia democratica della Repubblica Italiana. Quando migliaia di Italiani la stavano costruendo esso scriveva così:„[… ] tutti coloro che non si saranno presentati saranno considerati fuorilegge e passati per le armi mediante fucilazione nella schiena. I gruppi di sbandati qualunque ne sia il numero dovranno inviare presso i comandi militari di Polizia Italiani e Tedeschi un proprio incaricato per prendere accordi per la presentazione dell’intero gruppo e per la consegna delle armi. (da un manifesto della RSI da lui firmato, 10 aprile 1944)
Riferimento: https://le-citazioni.it/autori/giorgio-almirante/ „Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo.“ da Che la diritta via era smarrita… Contro le «pecorelle» dello pseudo-razzismo antibiologico, La difesa della razza, V (1942), n. 13, pp. 9-11
Riferimento: https://le-citazioni.it/autori/giorgio-almirante/
„Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l’Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un’imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera.“ da Né con 98 né con 998, La difesa della razza, I (1938), n. 6, pp. 47-48
Riferimento: https://le-citazioni.it/autori/giorgio-almirante/