Luino | 5 Novembre 2017

Luino e Gambarogno al lavoro per “Smart Border”: mobilità sostenibile per una frontiera intelligente

Entro il 2021 in progetto la realizzazione di un “Park & Ride”, la valorizzazione dei mezzi pubblici e nuove aree parcheggio. Diminuirà l'inquinamento

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La giunta comunale ha deliberato la scorsa settimana l’approvazione del progetto “Smart Border”, che si inserisce nel programma di cooperazione “INTERREG Italia-Svizzera”. Un’iniziativa che prevede la realizzazione di una frontiera intelligente tra Luino e Gambarogno, per armonizzare e sviluppare dei collegamenti sostenibili tra l’Alto Verbano e il Ceresio occidentale.

Due realtà, quelle di Luino e Gambarogno, che hanno ragionato e stanno lavorando sul tema dei collegamenti tra le varie infrastrutture, che influenza in maniera diretta la qualità offerta alla propria cittadinanza e la valorizzazione dei rispettivi patrimoni. Sarà così riconosciuta l’importanza del trasporto pubblico, insieme ad una miglior organizzazione degli spazi dedicati alla viabilità motorizzata (moderazione della velocità, eliminazione dei singoli parcheggi per favorire aree appositamente dedicate, interventi sulle zone dismesse) e al conseguente miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente (si prevede l’abbattimento del 20% di CO2).

In questo senso Luino, che è attraversata dalla rete ciclopedonale di valle, ha adottato importanti misure per riorganizzare parcheggi, le aree mercatali e la viabilità, con l’obiettivo di favorire la riqualificazione del water front. “Il progetto presentato trae origine da un dialogo interessante e costruttivo con il  comune di Gambarogno coltivato in questi anni di amministrazione – spiega l’assessore ai Trasporti, Alessandra Miglio -, incentrato sulle politiche della mobilità e sul trasporto pubblico, che ha evidenziato come i comuni italiani della sponda lombarda del Verbano settentrionale abbiano in gran parte gli stessi problemi di quello svizzero da fronteggiare in queste materie”.

Il passaggio dei treni merci dal nuovo Gottardo, la congestione della strada litoranea, la presenza di ciclabili da connettere tra loro  ed integrare al trasporto pubblico, il ruolo della navigazione, sono queste le questioni più urgenti per i cittadini di entrambe le nazioni, uniti dal comune paesaggio e dalla vocazione turistica. “Abbiamo saputo ad esempio che nel Gambarogno – continua Miglio – è prevista una ciclopista tra Quartino e Mendrisio per la fine del 2019, e si è ragionato come collegarsi tra noi in tempi brevi, sopperendo con il mezzo pubblico alla mancanza di un percorso protetto in alcuni tratti. I ticinesi invece hanno scoperto che Luino ha siglato nel 2015 un’intesa con RFI con la quale si è ottenuto un impegno alla collaborazione nell’integrare le aree dismesse della ferrovia con la città, nella convinzione che Luino possa diventare una città con servizi di mobilità integrati, intelligenti e condivisi, ‘smart’, come si dice oggi”.

“Per attuare insieme una politica che dia delle risposte a chi si trova in coda tornando la sera – spiega ancora l’assessore luinese -, a chi vorrebbe avere garanzia di un servizio ferroviario efficiente e duraturo e a chi pensa che la nostra vocazione turistica sia correlata ad una buona accessibilità, si è pensato a questo progetto Interreg che comporta diverse attività”.

Il valore complessivo del progetto è di 1.825.000 euro, che, se finanziato, dovrebbe essere realizzato entro il 2021. Dopo avere presentato una manifestazione di interesse seguita dai necessari laboratori il progetto, che è stato presentato il 31 ottobre, è composto da tre azioni, tese a portare dei risultati concreti misurabili anche tramite portali contamacchine e calcolo dell’incidentalità e della qualità dell’aria.

La prima fase riguarda uno studio condiviso sulle dinamiche di mobilità e la raccolta di dati “trasfrontalieri”, anche tramite tavoli di lavoro di copianificazione tra i comuni, per a dare alla nostra regione da una parte ed al cantone dall’altra un documento utile ad armonizzare le politiche trasportistiche che ci interessano.

La seconda riguarda attività infrastrutturali, come un “park and ride”, un parcheggio per agevolare lo scambio intermodale auto-treno-bus, con posti dedicati al car-pooling organizzato per favorire la condivisione dell’auto, tutto coordinato in Svizzera con delle azioni di mobilità aziendale , per creare dei pacchetti di viaggio attraenti dedicati ai lavoratori.

Poi la terza azione, cosiddetta “smart land”, che vedrà applicare la tecnologia informatica alla mobilità, secondo le indicazioni dei rispettivi piani che potranno in questo modo dialogare. Si tratterà in pratica di totem informativi, app, segnalatori per indicare i parcheggi disponibili e dispositivi di controllo, e di introdurre un ragionamento condiviso su questi temi, consapevoli del fatto che ogni decisione locale ha effetti sui vicini.

“Al di là del riconoscimento che avremo in termini di finanziamento – afferma Alessandra Miglio -, il valore di questo progetto sta anche nella conoscenza che si è generata dal rapporto tra i componenti del gruppo di lavoro, nel comprendere come ci possono essere approcci diversi nella gestione delle questioni. Per quello che concerne i parcheggi, ad esempio, i ticinesi sono determinati nell’eliminarli il più possibile, nell’ottica di incentivazione del mezzo pubblico, che però lì ha orari e diffusione in sinergia con questa politica, noi stiamo attuando invece una politica di parcheggi il più possibile riuniti in blocchi, avendo liberato già in gran parte il lungolago dalle auto in sosta”.

“Con la realizzazione di ‘Smart border’, o frontiera intelligente, la nostra volontà è quella di resistere all’esclusione dalle politiche trasportistiche più attrattive, che puntano a Milano attraverso Lugano, Varese e Como, e al conseguente rischio di essere lontani da importanti flussi turistici, con una progettualità innovativa. Una mobilità sostenibile, pur difficile da attuare sulle nostre strade tutte in salita verso paesi e frazioni. Oggi però – conclude l’assessore ai Trasporti – è possibile se sviluppata insieme, con vantaggi per tutti, per poter raccontare un territorio bellissimo in cui possa essere più comodo e sano vivere”.

Per consultare l’intero progetto, cliccare qui.

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