Bedero-Masciago | 14 Luglio 2017

Da domani un weekend insieme al Gruppo Alpini di Bedero-Masciago

Una tradizione è molto amata non solo dai bederesi e dai masciaghesi, ma anche da tanta gente che abita nei paesi limitrofi. Ecco tutto il programma

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(Cesi Colli) Il Gruppo alpini di Bedero-Masciago invita tutti, alpini, simpatizzanti e amici alla festa del gruppo, che si svolgerà domani sabato 15 e domenica 16 luglio. Questa tradizione è molto amata non solo dai bederesi e dai masciaghesi, ma anche da tanta gente che abita nei paesi limitrofi.

L’appuntamento è a partire da domani alle ore 18.30 alla Madonna degli alpini al “Sass de Chucheta”. Il ritrovarsi nel mezzo della montagna è occasione per tutta la comunità di stare insieme in un giorno speciale e in un luogo dalla grande valenza simbolica: dall’alto del Monte Scerè, infatti, la Vergine osserva i suoi fedeli, protegge le loro case, prega per loro. Da lassù riesce forse a guardare così lontano da scorgere anche chi ha lasciato il paese per ragioni di studio o di lavoro…

E’ l’affascinante estensione del panorama che si gode dallo Scerè e la peculiarità della natura che incastona la cappelletta a rendere l’atmosfera di queste giornate di festa molto suggestiva, incantando con profumi, sapori e buona musica, immergendoci nei colori dell’estate e nelle ombre del bosco.

La festa si aprirà con un banco gastronomico, dal menù ricco e variato: gnocchi al sugo, zola, salamelle, carne alla griglia, patatine fritte, torte, bibite varie e… naturalmente, vino bianco e rosso.

Alle 21.30, verrà illuminata la Madonna degli Alpini. Probabilmente, alzando lo sguardo di sera verso il monte Scerè, almeno una volta tutti l’abbiamo senza dubbio notata, posta proprio lì, nel bel mezzo della montagna a proteggere tutta la Valcuvia.

Domenica 16 luglio, alle ore 10.00, gli alpini, con il capo-gruppo Pinuccio De Pari, si troveranno al bivio della strada militare Monte Scerè-Mondonico per ricevere le autorità e i vari gruppi degli alpini. Alle ore 10,15 inizierà la sfilata sul ” Sentiero degli alpini”, che porta alla Cappelletta della Madonna. Dopo l’alzabandiera, verrà deposto un omaggio floreale a Maria.

Quest’anno i fiori verranno anche collocati davanti all’immagine della “Madonna del filo” perché ricorre il 90° della sua realizzazione. Situata a poco meno di cento metri dalla Cappella della Madonna degli Alpini, raggiungibile tramite un impervio ed erto sentierino, è stata costruita da alcuni boscaioli nei primi decenni del Novecento, in una specie di piccolissima “nicchia” scavata nella roccia. Quando la legna era una preziosa risorsa per il paese, il trasporto avveniva mediante una sorta di teleferica costituita da un cavo di acciaio (filo), sul quale venivano appesi i fasci di legna, per farli scivolare a valle. Nell’inverno del 1927, uno dei boscaioli restò impigliato nel carico di legna legato al filo: fu trascinato per un pezzo, dopo di che riuscì a liberarsi, cadendo rovinosamente sulle rocce, ma fortunatamente restò illeso. I boscaioli, riconoscenti per l’episodio che aveva del miracoloso, in quel punto, sul Monte Scerè, vollero costruire una piccola nicchia, nella quale collocarono una Madonnina, che nella denominazione popolare divenne la “Madonna del Filo”.

Dopo le allocuzioni delle Autorità presenti, verrà celebrata la S. Messa al campo in ricordo degli “Alpini Andati Avanti”. Momento profondo di preghiera e di ricordo di compagni scomparsi, ma ancora vivi nella memoria delle “Penne nere”, che, celebrato nella cornice del Monte Scerè, ci aiuta a cogliere la bellezza della natura, fino a scoprirvi un segno di colui ce la dona.

Alle 12.30 comincia, poi, la festa, con la distribuzione del rancio alpino: polenta con brasato, cotechini e lenti, zola, carne alla griglia,patatine fritte, torte, bibite varie e vino bianco-rosso. E’ una tradizione alpina che non va dimenticata: ” Pan, vin e luganeghin, l’è la festa del vecio alpin! “.

La “Desperados Band” porterà l’allegria della sua musica per tutto il pomeriggio. Un grazie alle nostre “Penne Nere” che, in un mondo oggi spesso povero di modelli, continuano ad essere un esempio di vita semplice e pulita, di gente instancabile nell’impegno di difendere tutti i valori dell’uomo e della società.

In caso di cattivo tempo la manifestazione si svolgerà in paese.

(Foto © Michele Crosazzo)

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