19 Febbraio 2017

Stadio Roma, l’allarme dei geologi: “In ansa del Tevere che potrebbe esondare”

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L’area in cui è previsto lo stadio della Roma a Tor di Valle “si trova in un’ansa del Tevere di tipo golenale, cioè in un’ansa dove il fiume può esondare” e il progetto “prevede infatti interventi di carattere idrogeologico”. A chiarirlo con l’Adnkronos è il geologo Gian Vito Graziano, ex presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.

(Foto © AS Roma | Official Website)

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Stadio Roma, l’allarme dei geologi: “In ansa del Tevere che potrebbe esondare”. “Comunque mi chiedo se non è il caso di pensare a un’area geologicamente più sicura visto che in uno stadio si portano 100mila persone” indica ancora Graziano che è stato anche membro della cabina di regia Italia Sicura. “La mia indicazione – chiarisce – non rappresenta alcuna valutazione sul progetto dello Stadio in se stesso, solo un’osservazione sulla adeguatezza del territorio su cui dovrebbe sorgere un progetto di questa portata”.

A sollevare perplessità è anche l’attuale presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto. “Se nel progetto è previsto un intervento di carattere idrogeologico allora c’è un rischio” osserva il geologo. “Ritengo che allora un qualche rischio ci sarà” aggiunge. Anche il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, proprio ieri, sempre all’Adnkronos, aveva rilevato i rischi di carattere geologi per il sito. “Con le dovute accortezze, lo stadio della Roma si può fare, tenendo però bene a mente che l’area dell’ex Ippodromo a Tor di Valle è una zona a rischio esondazioni: lì intorno ci sono due fossi importanti, quello di Torrino e quello di Vallerano, che impongono condizionamenti sull’uso del suolo e interventi di compensazione” aveva evidenziato Troncarelli.

“Se si farà lo stadio – aveva inoltre affermato – l’intervento comporterebbe una sottrazione di terreni che attualmente assorbono la pioggia e per questo si dovranno trovare misure compensative nell’ottica dell’invarianza idraulica. Quando si consuma del suolo – spiega – è necessario trovare un’area che assorba la stessa acqua e questo è molto importante”. E sulla possibilità che ci possano essere rischi concreti tali da imporre un ripensamento, Troncarelli aveva aggiunto: “Certo, quella non è l’area migliore, io sceglierei un altro sito, un po’ più lontano dal Tevere, però sul piano del rischio idrogeologico non ci sono elementi per bocciare a priori l’opera”. (ADNKRONOS)

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