28 Gennaio 2017

Terrorismo, Trump annuncia stop per 90 giorni ad ingresso di cittadini di sette paesi islamici

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Il presidente americano Donald Trump ha in programma oggi colloqui telefonici con il premier giapponese Shinzo Abe e con quello australiano Malcolm Turnbull. Sale così a cinque il numero di leader stranieri con cui Trump si sentirà nella giornata odierna: il tycoon aveva già in agenda telefonate col presidente russo Vladimir Putin, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.

EPA/Olivier Douliery/POOL

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Terrorismo, Trump annuncia stop per 90 giorni ad ingresso di islamici da sette paesi diversi. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la firma di un ordine esecutivo in materia di immigrazione che prevede controlli rafforzati alle frontiere per fermare eventuali “terroristi islamici radicali”. In particolare viene sospeso per 3 mesi l’ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. “Vogliamo essere sicuri – ha detto Trump, ieri durante la cerimonia al Pentagono di investitura del segretario alla Difesa James Mattis – di non avere nel nostro Paese le stesse minacce che hanno i nostri soldati all’estero”, e ha ammonito: “Non dimenticheremo mai la lezione dell’11 settembre”.

Nel motivare il suo ordine esecutivo in cui viene sospeso, “fino a ulteriore determinazione” l’ingresso dei rifugiati provenienti dalla Siria, il presidente americano Donald Trump ha affermato che: “L’ingresso di cittadini e rifugiati siriani” è “dannoso per gli interessi del Paese”. Nell’ordine esecutivo in materia di immigrazione è prevista, tra le altre misure, anche la sospensione per tre mesi del programma di ammissione dei rifugiati, e l’ingresso, fino a ulteriore comunicazione, di quelli siriani.

Trump ha quindi incaricato il Segretario di Stato, durante i 120 giorni di sospensione, di rivedere il programma dei rifugiati, al fine di essere sicuri che le persone alle quali viene concesso lo status di rifugiato “non rappresentino una minaccia per la sicurezza e il benessere degli Stati Uniti”. Per impedire l’ingresso negli Stati Uniti di “terroristi islamici radicali”, il presidente Usa ha reso noto che saranno “rafforzate le forze armate degli Stati Uniti” con “nuovi aerei, nuove navi, nuove risorse e nuovi strumenti per i nostri uomini e donne in uniforme”. “Mentre prepariamo il budget per la difesa da presentare al Congresso – che ne sarà felice – la nostra forza militare non sarà messa in discussione da nessuno così come la nostra dedizione per la pace. Vogliamo la pace“, ha sottolineato Trump.

Malala: “Non chiuda la porta in faccia a chi fugge”. “Mi si spezza il cuore nel vedere che l’America sta voltando le spalle a una storia gloriosa di acccoglienza di immigrati e rifugiati, persone che hanno contribuito a costruire il Paese, disposti a lavorare duramente in cambio di una chance di vita migliore”. Così Malala Yousafzai, la giovane attivista pakistana vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2014, ha commentato, sulla pagina Facebok del ‘Malala Fund’ il decreto firmato dal presidente Usa. Trump “sta chiudendo la porta in faccia a bambini, madri e padri in fuga dalla violenza e dalla guerra”, ha aggiunto. “In questo momento di incertezza e inquietudine in tutto il mondo, chiedo al presidente Trump non voltare le spalle ai bambini e alle famiglie più indifese del mondo” ha detto. (ANSA)

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