7 Agosto 2016

Annullato il corteo dei “No Borders” a Ventimiglia, ancora tensioni. Fermati due francesi

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Due francesi sono stati fermati a ponte San Ludovico, frontiera di Ventimiglia, dalla polizia. I due, secondo gli investigatori, erano diretti alla manifestazione convocata oggi pomeriggio dai “No Borders”. I francesi sono stati trovati in possesso di coltelli, mazze, accette e passamontagna e sottoposti a fermo per possesso di armi. I “No Borders” hanno deciso di annullare il corteo previsto per oggi e di fare invece un presidio fisso.

(Foto © Ansa)

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Annullato il corteo dei “No Borders” a Ventimiglia, ancora tensioni. Ancora tensioni a Ventimiglia, al confine tra Italia e Francia, dove ieri sera un poliziotto è morto d’inferto durante i tafferugli con una quarantina di attivisti No Borders. Gli attivisti durante una conferenza stampa nella città ligure hanno annunciato di avere annullato la manifestazione. Il corteo era stato indetto per oggi a favore di un presidio fisso a difesa delle ‘persone in viaggio’ che sono recluse nel centro di Ventimiglia. “Non vogliamo cadere in trappola“, hanno detto i No Borders. “Non c’entriamo nulla con la morte dell’agente di polizia, avvenuta per cause naturali mentre i suoi colleghi ci inseguivano e picchiavano”, hanno sostenuto alcuni attivisti.
Intanto la polizia di Ventimiglia ha arrestato al valico di frontiera del Fanghetto tre persone, due donne e un uomo, trovati in possesso di bastoni, spranghe, catene e coltelli. Si tratta di una donna toscana residente a Parigi e due francesi, un donna e un uomo.

Fermati alla frontiera francesi armati. Tre cittadini francesi sono stati fermati dalla polizia italiana alla frontiera di Ponte San Ludovico, in territorio italiano. Secondo fonti di polizia, avevano mazze e coltelli e cappucci neri e sono stati sottoposti a fermo di pg. Tra le ipotesi quella che i tre volessero partecipare alla manifestazione in programma a Ventimiglia. Sempre la polizia ha arrestato due rappresentanti del movimento “No Borders” e ha emesso 11 fogli di via obbligatori a carico di altrettanti antagonisti che ieri sera hanno preso parte ai tafferugli poco lontano dal campo di temporanea accoglienza di Ventimiglia.

Cordoglio e preoccupazione da parte della Giunta della Regione Liguria e del presidente Giovanni Toti per la morte di Diego Turra, l’agente di polizia stroncato da un infarto ieri sera durante un intervento di ordine pubblico nella città di Ventimiglia. “La situazione della sicurezza nella città di confine – ha detto il governatore Toti – sta diventando intollerabile. Chiediamo al più presto un intervento deciso e fermo del governo per ristabilire ordine al confine e garantire l’incolumità dei cittadini di Ventimiglia e chiediamo al Prefetto di Imperia, Silvana Tizzano, di vietare la manifestazione dei No Borders”. Oggi intanto la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione Sonia Viale sarà a Ventimiglia per manifestare la vicinanza di tutta la Regione agli agenti e per monitorare la situazione.

Nuovi arrivi al centro di accoglienza, cresce emergenza. E’ di nuovo emergenza migranti a Ventimiglia. Sono infatti 490 gli ospiti che la scorsa notte hanno soggiornato nel centro di accoglienza allestito al Parco Roja. “Il numero degli ospiti è aumentato sensibilmente negli ultimi 4-5 giorni – avverte il responsabile del centro di Ventimiglia, Walter Muscatello -. Eravamo circa 250 e oggi siamo poco sotto i cinquecento”. Senza contare che i centoquaranta migranti che hanno forzato la frontiera con la Francia, venerdì scorso, sono stati tutti accompagnati nei centri del sud Italia per essere identificati ed espulsi. Attualmente, al centro del Parco Roja ci sono circa 360 profughi che dormono nei container, gli altri nelle brandine”. Sulla morte del poliziotto durante i tafferugli di ieri sera, nei pressi del centro di accoglienza, Muscatello avverte: “Il personale della Croce Rossa è subito intervenuto a prestare le prime cure con le manovre di rianimazione e massaggio cardiaco. Abbiamo subito allertato il 118 e nel giro di pochi minuti sono intervenuti un’ambulanza e l’automedica”.

Alfano, Polizia pagato tributo a sicurezza. “La Polizia di Stato, ancora una volta paga un alto tributo per garantire i principi di sicurezza e legalità dei cittadini e dello Stato, anche a rischio della vita”. Lo dichiara il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in relazione alla morte dell’Assistente capo Diego Turra, deceduto a Ventimiglia nell’espletamento del proprio dovere. Alfano, che ieri è stato costantemente in contatto con Gabrielli per seguire le condizioni di Turra ha espresso profondo cordoglio e vicinanza al Capo della Polizia. “Sono vicino familiari del poliziotto e ai suoi cari in questo momento di immenso dolore” conclude Alfano.

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