8 Marzo 2016

Luino: in consiglio comunale scintille anche sui problemi della Sanità lombarda e dell’Ospedale

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Oltre all’accesa discussione sui frontalieri, con la mozione votata all’unanimità, ieri sera in consiglio comunale si è parlato a lungo anche della questione relativa alla Sanità lombarda, all’arresto del Presidente della Commissione Sanità, Fabio Rizzi e al futuro dell’Ospedale di Luino. Molte le critiche espresse dalla minoranza, con gli interventi dei consiglieri Agostinelli e Nogara, e la replica da parte del vicesindaco Alessandro Casali (Lega Nord).

Il Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Fabio Rizzi (Lega Nord), arrestato questa mattina

L’ex Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Fabio Rizzi (Lega Nord), arrestato nelle scorse settimane

Il futuro dell’Ospedale di Luino, i problemi giudiziari in Regione Lombardia e le preoccupazioni dei consiglieri di minoranza. Prima della votazione al secondo punto all’ordine del giorno, vale a dire la mozione sulla tutela dei frontalieri, l’attenzione si è spostata sull’Ospedale di Luino e le problematiche giudiziarie in Regione Lombardia, dove nelle scorse settimane è stato arrestato Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanità e co-firmatario, insieme a Capelli (NCD), della riforma sanitaria regionale.

Gli animi tra i banchi della maggioranza e minoranza si sono scaldati quando oltre ai chiari riferimenti a Rizzi, venuto più volte sul territorio a rassicurare i cittadini sul futuro dell’Ospedale, Pietro Agostinelli ha criticato l’operato della Lega Nord in relazione non solo ai legami con il presidente della Commissione Sanità e al mancato coinvolgimento nelle attività del Comitato nato a sostegno del nosocomio luinese, ma anche per lo smantellamento nel 2012 della Commissione formata dai medici del territorio. “L’Ospedale di Luino – secondo Agostinelli –  va avanti grazie a persone qualificate come Antonio Palmieri, Giovanna Ballinari e tutto il personale che quotidianamente si opera per il nostro bene. Un plauso anche al dottor Compagnoni che, spesso, nonostante il suo incarico, va controcorrente”. Rivolgendosi al sindaco poi, il consigliere MIN ha chiesto: “A lei bastano le rassicurazioni di Maroni? Affiderebbe la cura dei nostri cari e di tutta la sanità a loro?”.

A prender la parola, poi, è stata la consigliera Enrica Nogara che ha parlato del costante lavoro del Comitato a sostegno dell’Ospedale, giunto oltre quota seimila firme in sua difesa. “Le ultime gravi vicende di cronaca giudiziaria, che hanno ancora una volta intersecato la gestione della sanità lombarda, ripropongono perplessità e quindi preoccupazione per la tenuta organizzativa del nostro nosocomio. Pur in pieno spirito garantistico e non giustizialista è comunque inconfutabile come sia venuta politicamente meno la rappresentatività cardine alla quale sindaco, vicesindaco e compagine amministrativa hanno fatto riferimento, ed indicato quale elemento di sicurezza nel progressivo divenire della sopraggiunta riforma sanitaria regionale. Si chiede quindi a sindaco ed amministrazione di indicare quali modalità e riferimento intendano configurare al fine di veder comunque preservate le aspettative gestionali ineludibili”.

A rispondere in merito alle critiche sollevate interviene il vicesindaco Alessandro Casali: “Sono rammaricato per questi attacchi personali e se Rizzi ha sbagliato pagherà. Detto questo la Lega Nord lo ha sospeso, non come altri partiti che possiedono politici indagati che mantengono il loro ruolo con lauti stipendi. Nessun problema con la riforma, è Maroni l’assessore alla Sanità ed è lui ad averla firmata. Inoltre il ministro Lorenzin, che non mi sembra leghista, vuole prenderla come modello per portarla in altre regioni italiane. Infine, vorrei aggiungere che ho contatti diretti con Moalli del Comitato e non ho mai parlato male dell’attività che svolgono”.

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