22 Febbraio 2015

Continua la querelle tra il sindaco di Luino, Pellicini, e il consigliere Agostinelli sui contributi previdenziali al primo cittadino

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Non si placano le polemiche tra il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, e il consigliere del Movimento Italia Nazione, Pietro Agostinelli, dopo l’interrogazione presentata da quest’ultimo nel consiglio comunale di lunedì scorso. Nell’ultima seduta, infatti, Agostinelli chiedeva chiarezza in merito ai contributi previdenziali che il Comune ha versato per il primo cittadino luinese. La questione è complessa, ed anche a causa dell’inizio della campagna elettorale i toni si sono alzati. In una missiva del sindaco al consigliere Agostinelli, Pellicini ricorda che “il dissenso può essere serenamente manifestato senza al contempo oltrepassare i confini del lecito. Ad esempio, i commenti del Sig. Marco Augello, che mi riservo di querelare nei termini di legge, non sono assolutamente tollerabili”. Secca la replica del MIN in un post pubblicato sul proprio sito dal titolo: “LUINO: Vogliono mettere il bavaglio al MIN!

Il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, ed il consigliere di minoranza MIN, Pietro Agostinelli

Il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, ed il consigliere di minoranza MIN, Pietro Agostinelli

La lettera del sindaco di Luino, indirizzata al consigliere di minoranza Agostinelli. La lettera del sindaco di Luino, Andrea Pellicini, inviata al consigliere Pietro Agostinelli è stata mandata, in presa visione, anche ai consiglieri Rosaria Torri, Edoardo Duratorre, Alessandro Malnati, Vincenzo Liardo e Giuseppe Taldone. Nella missiva il sindaco scrive: “Egregio Consigliere, ho purtroppo constatato che il Suo profilo Facebook ospita commenti gravemente offensivi nei miei confronti e nei confronti del corretto operare dell’Amministrazione comunale che rappresento. Le ricordo che il dissenso può essere serenamente manifestato senza al contempo oltrepassare i confini del lecito. Ad esempio, i commenti del Sig. Marco Augello, che mi riservo di querelare nei termini di legge, non sono assolutamente tollerabili. Le chiedo pertanto, anche in ragione del nostro comune ruolo istituzionale, di astenersi dal diffondere certi commenti palesemente diffamatori. Nella certezza che il mio invito verrà accolto, Le porgo i miei distinti saluti”.

Il lungo post del Movimento Italia Nazione pubblicato sul proprio sito. “In tempo di elezioni è facile perdere l’equilibrio e la lucidità specie se la tua strada è tutta in salita. Così inevitabilmente accade ciò che sta succedendo a Luino dove il Movimento Italia Nazione tramite il consigliere Pietro Agostinelli ha presentato un’interrogazione in cui chiede ragione al sindaco di emolumenti contributivi pari a circa 3600 euro annui che sarebbero stati pagati dalle casse comunali ad uno specifico istituto previdenziale. In questi casi l’organo di controllo della Corte dei Conti, precisa di come tale pagamento sia dovuto solo nel caso in cui i soggetti beneficiari rinuncino ad esercitare la propria libera professione durante il loro mandato elettorale (art. 86 co.2 D.Lgs. n. 267/2000). In pratica se io di professione faccio l’avvocato e vengo eletto sindaco della mia città, nel caso in cui per la durata del mandato rinunci espressamente a esercitare la mia professione di avvocato per dedicarmi unicamente a quella di sindaco, i miei contributi alla Cassa di Previdenza Forense saranno a carico del comune che rappresento. Se però durante il mandato da sindaco continuo comunque ad esercitare la mia professione di avvocato, i miei contributi previdenziali li devo pagare da me, senza gravare sulle casse comunali. Il brusìo e i gesti di stizza del destinatario della nostra interrogazione non sono sfuggiti al numeroso pubblico presente all’ultima seduta del consiglio comunale, mentre Pietro Agostinelli snocciolava imperterrito le indicazioni ed i riferimenti relativi a quanto in oggetto. La risonanza data dalla stampa è stata notevole, per quello che potrebbe apparire come il vaso di Pandora che una volta scoperchiato potrebbe riservare altre sorprese e i commenti sulla vicenda sono naturalmente molteplici. Così è subito scattata la rappresaglia travestita da velata minaccia. QUERELA! Riportiamo l’e-mail fatta recapitare in questi giorni al consigliere comunale Pietro Agostinelli, in cui si preannunciano querele nei confronti suoi e del responsabile comunicazione del MIN Marco Augello, per il reato di diffamazione ipotizzando lesivi commenti sui social network. In copia (in barba questo sì al sacrosanto diritto alla privacy) sono stati inseriti nomi di altri consiglieri e assessori comunali, subdola accortezza che faccia loro prendere visione di cosa si rischia nel dissentire sull’operato dell’amministrazione luinese. Ricordiamo a questo sindaco che essendo avvocato già dovrebbe saperlo di suo, che per diffamazione si intende “delitto contro l’onore o l’altrui reputazione” mentre il Movimento Italia Nazione tramite il suo consigliere ha solo svolto quanto legittimamente in sua facoltà, ha cioè richiesto pubblicamente il riscontro che questi pagamenti da 3600euro annui siano effettivamente avvenuti in conformità di legge. E lo ha fatto tramite uno strumento fondamentale nella pubblica Amministrazione, si chiama “interrogazione” cioè la si interroga su un fatto ben preciso a cui per legge essa DEVE dare risposta entro trenta giorni. Ecco: deve dare risposta, ma non deve nel frattempo annunciare querele che possano suonare come intimidazione ad altri consiglieri che intendano magari presentare interrogazioni non gradite. Mentre i toni dei commenti incriminati tuttora visibili, risultano ben al di sotto di quanto il caso meriterebbe. Chiariamo subito a chi ancora non l’avesse capito che il Movimento Italia Nazione non si fa mettere il bavaglio ma anzi, più si cerca di spaventarlo più raddoppia l’offensiva. Il sindaco congedante pensi meno alle querele e più alla risposta convincente che è obbligato a dare a noi e a tutti i luinesi”.

La posizione del sindaco di Luino, Andrea Pellicini, però, non cambia: “L’amministrazione ha agito in totale trasparenza, ci sono le determine che parlano ed il Governo ha dimostrato di recepire l’orientamento che è lo stesso seguito dagli Uffici dei Servizi Affari Istituzionali del Comune di Luino. Si tratta palesemente di una manovra per gettare discredito sull’attività amministrativa”.

Per consultare l’interrogazione sulla questione dei contributi previdenziali versati dal Comune di Luino per il sindaco Pellicini cliccare qui.

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