4 Novembre 2014

Gli operai dell’Ast Terni in presidio a Bruxelles. Si cercano soluzioni per la tutela dei lavoratori

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Una delegazione della Regione Umbria sarà presente oggi a Bruxelles per partecipare al presidio organizzato dai lavoratori dell’Ast al Parlamento Europeo, e successivamente svolgerà diversi incontri con i rappresentanti dello stesso Parlamento. Della delegazione faranno parte la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, l’assessore regionale Fabio Paparelli e i consiglieri regionali Raffaele Nevi e Alfredo De Sio. Il presidio avviene dopo gli scontri di Piazza Indipendenza a Roma, dove gli operai dell’Ast Terni si erano diretti per protestare contro i tagli all’acciaieria facente capo la ThyssenKrupp, sotto la sede dell’ambasciata tedesca.

La partenza degli operai dell’Acciai speciali Terni. Ieri pomeriggio, si è registrato qualche piccolo problema organizzativo: sembrava che le persone  che volessero recarsi a Bruxelles fossero di più rispetto ai posti disponibili. Alla fine, però, tutti hanno trovato il loro posto: in totale 174 persone compresi i 6 autisti di Umbria Mobilità. Infatti, due erano i pullman da 60 posti e uno da 54 posti.

Il video della partenza degli operai dell’Ast Terni, dal canale Youtube Terninrete

Presente anche una delegazione umbra, con il presidente della Regione, Catiuscia Marini. “Penso che la sede europea – ha affermato la presidente Marini – sia fondamentale per un confronto istituzionale sul futuro delle industrie europee dell’acciaio e tra queste Terni che rappresenta uno dei siti più rilevanti per dimensione, capacità produttiva, specializzazione (inox) e competitività derivante dall’essere questo un sito integrato. La posizione assunta dalla Commissione Europea – ha aggiunto la presidente – che è stata in carica negli anni 2012-2014 è alla base di molte delle attuali difficoltà dell’Ast di Terni e più complessivamente dell’acciaio in Italia. Gli incontri che si terranno a Bruxelles con alcuni rappresentanti del Parlamento Europeo saranno fondamentali per mettere al centro dell’agenda politica europea il futuro industriale della siderurgia in Europa”.

La ThyssenKrupp e la negazione dello stipendio ai lavoratori. “In particolare – ha detto Marini – l’industria italiana dell’acciaio, e con essa il ruolo stesso dell’Italia, non può subire un ridimensionamento della capacità produttiva a vantaggio di industrie del Nord dell’Europa. È arrivato il momento di porre in sede di Unione Europea, per questo settore, il rilevante interesse nazionale per il nostro Paese. Anche di questo vorremmo parlare negli incontri istituzionali che si terranno a Bruxelles. Al tempo stesso – ha aggiunto – vogliamo richiamare l’attenzione sui comportamenti della multinazionale ThyssenKrupp in Italia: lo stipendio negato ai lavoratori è l’ultimo dei comportamenti anomali, troppo poco rivolti all’attenzione sociale, del lavoro e del territorio. Per difendere i posti di lavoro di oggi e dare prospettive certe al futuro delle nostre Acciaierie, abbiamo sempre più bisogno di una Europa che fa politiche industriali e si comporti con equità – ha concluso la presidente – nei confronti di tutti i Paesi membri”.

Il premier Matteo Renzi ha incontrato ieri pomeriggio a Palazzo Chigi Juergen Fitschen, amministratore delegato di Deutsche Bank. Nel corso dell’incontro, a quanto si apprende, si è parlato anche della vicenda dello stabilimento Ast di Terni visto che Deutsche Bank è advisor della cessione di Vdm, uno dei rami di ThyssenKrupp.

Intanto sarà discussa e votata mercoledì pomeriggio, dalle 16 alle 21 alla Camera, la mozione di sfiducia individuale presentata da Sel, M5S e Lega nei confronti del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dopo gli scontri a Roma tra i lavoratori dell’Ast di Terni e le forze dell’ordine. A far scalpore è stata la puntata di “Gazebo” di domenica sera, che ha dimostrato in che modo siano “scaturiti” gli scontri: quel “caricate” detto dal funzionario di Polizia è stato il fulcro centrale delle accuse rivolte al ministro Alfano, che è stato completamente smentito su quanto riferito alla Camera dei Deputati dopo i fatti.

La ricostruzione dei fatti di Piazza Indipendenza a Roma tra gli operai dell’Ast Terni e le forze di Polizia. Dal sito della trasmissione Rai “Gazebo”.

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