17 Marzo 2014

L’Ospedale di Luino, tra continue promesse e mancanza di servizi

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Si è riunita giovedì sera la Commissione Consiliare Servizi alla Persona del Comune di Luino e sono state tante le problematicità sollevate riguardanti l’Ospedale “Luini Confalonieri e Fondazione Macchi” ed il proprio destino: il punto prelievi, la carenza di personale, la camera mortuaria, i servizi mancanti e le continue promesse istituzionali, finora, mai mantenute.

Il tanto discusso punto prelievi dell'Ospedale di Luino

Il tanto discusso punto prelievi dell’Ospedale di Luino

Un cantiere perenne, da ormai 15 anni. E’ questo il reale problema dell’ospedale di Luino, incapace, finora, di rendere maggiormente fruibile e di migliorare il servizio dedicato ai propri utenti. L’idea di aprire al pubblico questa seduta così partecipata, giunge dalla richiesta del consigliere comunale di minoranza, Vincenzo Liardo, il quale, nella scorsa seduta del consiglio, auspicava maggior trasparenza nelle informazioni riguardanti la struttura sanitaria locale del paese lacustre. Così facendo e alla presenza delle istituzioni sanitarie più autorevoli della zona con il direttore dell’Ao, Callisto Bravi, il presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, Fabio Rizzi, il medico-direttore sociale ASL Varese, Lucas Maria Gutierrez, il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, il Presidente della Commissione Servizi, Simona Ronchi, ed alcuni componenti del consiglio comunale di Luino, si è parlato a lungo delle criticità che affliggono la struttura sanitaria.

Una delle tematiche maggiormente analizzate è stata sicuramente l’inadeguatezza del punto prelievi, sia per la piccola struttura progettata, sia per la scomodità che riserva ai pazienti. Il vialetto, che porta al punto prelievi, presenta da mesi la sconnessione del manto stradale, rendendo difficile l’accesso alle persone disabili e agli anziani. A causa dell’insufficiente spazio nella sala di attesa, gli utenti, come se non bastasse, nei giorni di pioggia e con code lunghe decine di metri, sono costretti a portarsi l’ombrello da casa per non bagnarsi, mentre attendendo il loro turno per effettuare gli esami del sangue. Il motivo è legato alla mancanza di una pensilina che li ripari dalle precipitazioni.

Un altro aspetto importante è la carenza di personale medico, tecnico ed infermieristico nel laboratorio di analisi, con conseguente riduzioni delle prestazioni. Ad esempio, le donne che devono fare dei controlli, come i tamponi vaginali, sono costrette al disagio di raggiungere altre strutture. “Anche l’encomiabile lavoro dell’Avis – precisa la consigliere comunale di opposizione, Enrica Nogara – viene penalizzato dalle difficoltà dovute alle carenze di personale, causando la riduzione dei prelievi, con tempi eccessivamente prolungati per effettuare le donazioni di sangue”.

Il manto stradale del vialetto che porta al punto prelievi dell'Ospedale di Luino

Il manto stradale del vialetto che porta al punto prelievi dell’Ospedale di Luino

La mancanza di organico, inoltre, incide notevolmente sulle condizioni di lavoro nel reparto di Medicina riabilitativa (neurologica, ortopedica e chirurgica). L’attuale personale, infatti, riesce a soddisfare con notevole sforzo le richieste del reparto riabilitativo stesso e dei reparti interni di chirurgia, medicina ed ortopedia. Anche gli interventi alla camera mortuaria, situata all’esterno della struttura, presentano incertezze e complicazioni per le certificazioni da ottenere al fine di renderla più funzionale.

E’ il consigliere di minoranza, Liardo, a lanciare una critica ai dirigenti sanitari sul funzionamento del Centro Unico Prenotazioni: “Oggi (ndr 13 marzo 2014), magicamente il CUP si è riacceso. Era dallo scorso giugno che non funzionava. Sul serio bastava una semplice interrogazione comunale per riattivare un servizio indispensabile per i cittadini?”

Insomma le critiche sono state sollevate ed ora sembra che qualcosa si smuova. Partendo dalla trasparenza di quest’incontro, le dichiarazioni del direttore dell’Ao, Callisto Bravi, e del presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, Fabio Rizzi, sembrano costruttive. Il loro intento, come quello di tutti i presenti, è quello di rendere maggiormente efficiente il servizio ai cittadini con le seguenti progettualità: sono previsti i lavori per la sistemazione dell’asfalto nel vialetto e la costruzione della pensilina nel punto prelievi entro la fine della primavera, ed ulteriori fondi sono stati stanziati in attrezzature e strutturazioni per sopperire agli elevati costi della tecnologia sanitaria. E’ un buon punto di partenza.

Per quanto riguarda la carenza di personale, invece, con tutta probabilità dovremo aspettare la fine della crisi economica. “La Regione Lombardia – ricorda Rizzi – ha una mancanza di operatori sanitari pari al 10% del totale, con una richiesta di personale di 10 mila unità, che ad oggi, difficilmente sarà possibile incrementare a causa della spending review.”

Il futuro incontro tra le parti, nella sala consiliare del Comune di Luino, è previsto fra tre mesi. La speranza dei cittadini è quella che nella prossima seduta si parli con soddisfazione dei lavori portati a termine.

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