La terza medaglia italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020 arriva oggi, domenica 25 luglio, dalla prova femminile di ciclismo su strada e porta la firma di Elisa Longo Borghini.
L’atleta di Ornavasso che ama allenarsi sulle alture piemontesi che sovrastano il lago Maggiore, punta del quartetto azzurro guidato dal CT Dino Salvoldi, è infatti riuscita a bissare il risultato dei giochi di Rio 2016 chiudendo il podio alle spalle della campionessa olandese Annemiek Van Vleuten.
Davanti a entrambe, però, un colpo a sorpresa: quello dell’austriaca Anna Kiesenhofer. In fuga sin dai primi chilometri insieme all’israeliana Omer Shapira e alla polacca Anna Plichta, ha letteralmente fatto il vuoto attorno a sé, complice l’attendismo del gruppo delle migliori che, a quanto è emerso poi al termine della corsa, non si era reso conto che la ciclista in livrea bianco-rossa fosse rimasta in testa tutta sola e avesse già agguantato l’oro dopo una prova davvero eccezionale.
Se ieri, nella prova maschile, i crampi hanno letteralmente tagliato le gambe di Alberto Bettiol escludendolo da una lotta medaglie resa in ogni caso molto complicata già in partenza dal parterre di contendenti di altissimo livello, oggi le azzurre – pur essendo rimaste perlopiù nascoste alla pari delle super-favorite olandesi nella pancia del gruppo per la maggior parte di una gara che si può definire senza ombra di dubbio “strana” per il modo in cui è stata affrontata – sono riuscite ad arricchire il medagliere italiano con un ottimo risultato.
Il trionfo in solitaria sul traguardo di Cittiglio all’edizione 2021 del Trofeo Binda, il bis al campionato italiano e un altro anno con la maglia tricolore sulle spalle, il secondo posto alle Strade Bianche – per citare alcuni dei suoi risultati migliori di questa stagione – e ora la seconda medaglia olimpica: Elisa Longo Borghini, per il panorama ciclistico e sportivo italiano è senza dubbio una bellissima certezza che non smette mai di emozionare il pubblico e i suoi tifosi. (Immagini © UCI)
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