Ossequi da Samuele Pio a tutti voi! Ve lo dicevo che presto o tardi sarei ritornato con un nuovo articolo, nel senso più cinematico-teatrale del termine.
Un 11 novembre ordinario, perché come al solito sono andato a scuola, ma ordinario fino all’arrivo del pullman che ci ha portati dritti dritti al Cinema Teatro Nuovo di Varese, dove ci attendeva Oranges Amères, il nuovo spettacolo concepito da Materlingua – ubicata a Roma – , un gruppo adibito alla formazione di saggi ben collegati all’attualità nelle lingue inglese, francese e spagnola e, dato il mio percorso di studi al linguistico, non potevo lesinare di prendervi parte anche io assieme ai miei compagni di classe.
La storia vede come protagonisti Yasmina e Michel, due ragazzi dalle peculiarità culturali oltremodo controverse – l’una è algerina, ma, anziché sentirsi protetta nella sua Algeria, sta avvicinandosi sempre più alla cultura e alla letteratura francesi; l’altro, ritornando nella sua Parigi, si sente deluso e amareggiato perché non la sente più nel suo sangue, oramai estraniatosi fino al midollo all’atmosfera parigina -. Ciononostante decidono di fidanzarsi, coadiuvati anche dalla volontà di ignorare, se non addirittura a superare i pregiudizi altrui e le differenze proprie.
Una storia toccante che ci trasmette un messaggio molto importante: i pregiudizi razziali vanno superati. Un messaggio, questo, che dovrebbe far riflettere molte persone… a parer mio. Mi è piaciuto molto lo spettacolo, la recitazione e le musiche si sono dimostrate apprezzabili.
Comunque, quando è finito lo spettacolo, mi sono offerto per una foto con tutti gli attori (cosa che avevo provato a fare anche l’anno scorso con un altro saggio, Rêvolution: l’imagination au pouvoir) che potete tranquillamente vedere nella galleria sottostante.
Ebbene, sperando che Materlingua si impegni nel deliziarci con una nuova avventura, non mi resta che salutarvi (per il momento…) ma sappiate che io, Samuele Pio, presto o tardi ritornerò!
