Cuveglio | 26 Ottobre 2019

“Vi racconto mio incontro con Federico Morlacchi a Cuveglio”

"Sono contentissimo di aver vissuta questa idilliaca esperienza che non dimenticherò mai". Domenica scorsa l'incontro in un bar di Cuveglio

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Obsequia Samuhelpiensia Omnibus (Ossequi Samuelpiensi a tutti!)! Ve lo dicevo io che prima o poi sarebbe sbucato fuori un altro servizio che può definirsi a sorpresa. Tranquilli, perché non si tratta di un terremoto di magnitudine 8.0.

Domenica scorsa io e i miei genitori, già memori dell’appuntamento, siamo andati alle 18 al bistrot di Cuveglio per imbattermi in un incontro più che speciale. Durante la mia attesa è arrivato il grande nuotatore luinese Federico Morlacchi, il quale già prima avevo visto personalmente alla “Laguna Blu” di Varese.

Mi sono presentato davanti a lui, anche se con un’iniziale timidezza, per paura di disturbarlo, e gli ho raccontato cose di cui era già a corrente, come per esempio il mio allenarmi con il Vharese e la mia partecipazione ai campionati di Fermo, Fabriano, Bressanone e Chianciano Terme, organizzati dalla Fisdir.

Reduce da questi ultimi, gli ho fatto vedere sul mio cellulare una prova che testimonia una verità che mi riguarda: sono diventato campione italiano nelle staffette. So che sembra un po’ scaramantico come gesto, ma il mio istinto me lo ha imposto. Io, da persona gentile e affabile – perché mai potrei non esserlo? -, gli ho chiesto di venire accanto a me e di concedersi un selfie in mia compagnia – potete vederlo nella galleria sottostante -.

In seguito sono iniziati i preparativi per una conferenza che ha visto Morlacchi protagonista della sua storia e presentatore del libro “Nato per l’Acqua, scritto da lui assieme a Davide di Giuseppe. Nella sua carriera ha raccontato di essersi addentrato nel mondo del nuoto fin dalla sua tenera età e che, nonostante i suoi limiti, è riuscito nell’intento di trionfare come un vero eroe, che si è imbattuto addirittura nelle olimpiadi di Rio 2016 e fautore del record del mondo nei 100 farfalla a Montreal 2013.

Tra episodi di scaramanzie puerili, amare delusioni, vincite, letizie, ha dato origine al suo motto: Il duro lavoro batte il talento, quando il talento non lavora duro! Questo messaggio dovrebbe esser trasmesso a chiunque cerchi di raggiungere il successo, sia esso incentrato sul nuoto o meno. E a tal proposito, anche io avrei un mio motto personale, nuotatori si nasce, agonisti si diventa! Ma ciò non gli ha impedito di riservare un posto anche a me che, preso dall’eccessiva euforia, non sono riuscito a parlare all’inizio, ma subito dopo prendendo coraggio, ho detto alle persone vicino a me che sono diventato campione italiano, rivolgendo anche una domanda concernente le piscine (a Varese non ce ne sono da 50 metri e bisogna per forza affidarsi, con non pochi sacrifici) a quelle di Monza e di Como.

Mi sono sentito contentissimo di aver vissuta questa idilliaca esperienza che non dimenticherò mai, e con l’illustrissimo Federico Morlacchi per giunta. Ebbene, che altro dirvi? Che io, Samuele Pio, mi riprenderò presto o tardi e vi porterò in un’altra samuelpiense avventura! Vale samuhelpiensiter omnibus (Arrivederci alla Samuelpiense a tutti!)!

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