Casalzuigno | 15 Settembre 2019

Api a rischio estinzione, Workbrick e i suoi amici pronte a salvarle

Le api giocano un ruolo cruciale, dalle loro azioni derivano miele, cera, propoli e una buona parte delle nostre risorse alimentari e degli altri animali

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Workbrick, Workpiece e questa volta anche Pavy (si pronuncia Peivi) ringraziano le api per il loro indiscutibile contributo per la sopravvivenza di ogni specie, inclusa quella umana, e si sono offerti di farlo in questo articolo.

Purtroppo l’Autismo è arrivato con il suo nuovo socio in autismate, la varroa, intento ad impadronirsi di tutto l’alveare per impadronirsi di tutto il miele e tenerselo solo per sé. Riusciranno Workbrick e i suoi amici a salvare le laboriose api dalle nefaste brame di Autismo Varroa prima che sia troppo tardi? Ma certo che sì, ovviamente!

Adesso iniziamo con degli Ossequi samuelpiani e mielosi! Avrete già capitolo, come dice il titolo, di cosa ho intenzione di parlare in questo servizio e vi invito a leggerlo fino alla fine, in modo tale che anche voi possiate fare in modo che questa allarmante minaccia venga scongiurata.

Vi sono insetti di vario tipo in natura, ma un ruolo cruciale lo giocano le api, esseri minuti ed operosi che però sono a potenziale rischio di estinzione. Un’estinzione alquanto problematica, se si pensa che il miele, la cera, la propoli e una buona parte delle nostre risorse alimentari e degli altri animali deriva proprio dalle azioni effettuate da queste graziose creature gialle e nere.

Non per niente spendono le loro giornate impollinando ogni fiore. Quindi una vita senza api potrebbe essere una vita impossibile. Non ci resta che sperare che gli attivisti di Greenpeace provvedano a questa anomalia, anche se un piccolo sostegno potremmo darlo anche noi firmando una petizione per la salvaguardia del mondo delle api e di quello degli altri insetti amanti dei loro habitat.

In quest’ultimo periodo le api sono diminuite in maniera spaventosa per causa di attività antropiche nell’ambito del giardinaggio e del maltempo. Una buona idea sarebbe dunque abbandonare definitivamente l’uso dei famigerati fungicidi e pesticidi, sperando che le aree fiorite ed incontaminate a disposizione per le api aumentino di numero ed aumenti in questi casi la possibilità di approvvigionamento del cibo.

Sperando che le api prosperino e producano in maniera ilare e senza intoppi, non mi resta che farvi un bzzz (arrivederci) alla samuelpiana! Un’altra cosa: volete far felici altri umani, animali e lateriani? Aiutate e ringraziate sempre le api!

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