Varese | 10 Febbraio 2019

“Vi porto alla scoperta del mio nuoto e della famiglia Vharese”

"Ho chiesto ai miei compagni di partecipare a questa iniziativa che ho avuto e così li ho intervistati. Qui ve li presento uno ad uno, con tanti miei disegni"

Tempo medio di lettura: 4 minuti

Buonasera a tutti, lettori di Luino Notizie!

Dopo essermi insediato nel mondo di Luino Notizie, mi piacerebbe parlarvi del mio sport, il nuoto, e della mia squadra agonistica: il Vharese. Ebbene, questa mia squadra sarà raccontata attraverso un’intervista accompagnata da disegni fatti da me. Metterò anche qualche foto dei miei compagni, giusto per alleggerire il testo.

D’altro canto, ovviamente, il pubblico si stancherebbe di leggere un articolo tanto lungo quanto noioso. Per evitare discussioni improprie circa la privacy altrui, i miei intervistati sono maggiorenni (eccezion fatta per me, che ho 17 anni), in grado cioè di prendere decisioni consapevoli. Ho chiesto ai miei compagni, naturalmente in modo molto cortese, se sarebbe piaciuto partecipare a loro a questa iniziativa che io stesso ho avuto in mente.

Appartenevo all’ASA Varese, una squadra con la quale mi allenavo solo il mercoledì sera e il sabato mattina alla Piscina Comunale di Varese (a quei tempi andavo alle scuole medie e, per fortuna, avevo il sabato libero). Successivamente, sono diventato atleta del Vharese a tutti gli effetti, con allenamenti aggiuntivi molto più duri e intensi.

Ora do il via per davvero alla mia acclamata intervista.

1 – Samuele Pio (cioè, io)

Quando ero piccolo, la mia attività sportiva, che un tempo era il canottaggio, si è purtroppo chiusa per sempre a causa della mia pigrizia. Adesso, però, ho trovato uno sport che mi piace molto di più e che pratico fin da piccolo, cioè il nuoto. Sono una “new entry” nella mia squadra, ciononostante, grazie agli allenamenti, ho dimostrato le mie doti natatorie a Bressanone, ove ho conseguito una medaglia d’argento ed una d’oro nelle staffette. Un mio punto di forza è il saper nuotare dorso, stile, delfino e rana, anche se quest’ultima deve ancora subire sostanziali miglioramenti. E poi, essendo inserito a livello agonistico, acquisire la massima velocità durante le competizioni è una sfida difficile e non sempre mi è possibile battere persone più forti ed allenate di me. Le gare a cui ho partecipato e quelle a cui partecipo, tuttavia, hanno avuto quello che potrei definire una svolta positiva che mi ha permesso di portarmi a casa le medaglie con cui adornare il mio medagliere personale. Mi piacerebbe arrivare ad alti livelli.

2 – Cinzia

La sua indiscutibile specialità è saper nuotare a rana. Difatti, nei 50 rana, il suo tempo migliore è stato stabilito in soli 52 secondi! Da otto anni fa parte del Vharese, con il quale ha affrontato numerose competizioni, come il campionato che si è svolta a Poggibonsi. In un primo momento, assieme al nuoto, praticava anche nuoto sincronizzato, che purtroppo ha lasciato. Ragazza indubbiamente simpatica e solare.

3 – Sara

All’inizio era un’atleta dell’ASA Varese, proprio come me. Poi, con l’avvento nel Vharese, nel 1998 si sono disputati i suoi primi campionati europei ad Atene, dove ha vinto tre medaglie d’oro nei 50 stile, nei 50 dorso e nella staffetta 4×50, sempre a stile. Non si sa quale sia il suo stile preferito, ma indubbio è che in vent’anni lei ha ottenuto 900 medaglie. Inoltre pratica anche sci: i campionati di quest’ultimo, che si sono svolti due volte nell’Esagono (cioè in Francia), due in Turchia e una in Svezia. In quelle circostanze ha incontrato avversari ben più forti e temibili…

4 – Luca F.

11 anni trascorsi a nuotare con il Vharese, accompagnati da un altro sport, lo sci, fanno di lui un ragazzo molto impegnato che ha conquistato molte medaglie. Notevole dimestichezza con il delfino.

5 – Daniele

Benché abbia 19 anni, si può definire un vero e proprio velocista. Il suo, anzi, i suoi due stili preferiti sono stile e rana, il primo dei quali gli ha permesso di stabilire il suo miglior tempo, circa 1.08. E’ molto rapido, anche se è da 4 o 6 anni che si allena nel Vharese. Non solo: oltre al nuoto, pratica anche sci e ginnastica artistica. Ttra tutti gli atleti della mia squadra, è quello che pratica più sport.

6 – Simone B.

Ha partecipato a molte gare e, sebbene sia apparentemente tranquillo e simpatico, ha dimostrato anche lui una dote natatoria tale che gli ha permesso di eseguire in maniera così spedita le sue nuotate.

7 – Luca G.

Bravo a stile e a dorso.

8 – Davide

Notevole bravura dimostrata in stile libero. Un’altra qualità saliente è la sua simpatia.

9 – Federico

Delfino e stile sono i suoi stili più congeniali.

A dire il vero, ci sarebbero, oltre a quelli succitati, altri ragazzi, di cui annoto solo i loro nomi per rispettare la privacy: Alessio, Simone B., Mirco, Alessia A., Alessia R., Francesca, Antonella, Matilde… insomma, siamo una grande squadra. Tuttavia, non ho ancora finito: c’è ancora qualcuno di rilevante che mi piacerebbe includere nell’intervista.

10 – Jasmine e Luca Jacopo (allenatori)

I “cuori pulsanti” del Vharese, che non lesinano a portarci al più alto dei livelli. Come? La risposta è semplice: con allenamenti duri. Se non ci allenassero con questo ritmo, di certo non saremmo qui, a sfidare altri più bravi di noi (non si può certo star fermi come statue). Entrambi portano con loro un passato da atleti, poiché hanno partecipato a gare in cui hanno vinto tante medaglie.

11 – Omino del Vharese

Fin dalla sua nascita, questo semplice omino bianco con una H rossa sul ventre appare sempre nel nostro logo (eccezion fatta per le cuffie). Non è né un nuotatore né un allenatore, ma rappresenta un ruolo importante nella nostra “sfera” agonistica: per ora non so se sia proprio una mascotte o meno. Suo malgrado rappresenta un’icona portante per la nostra squadra, che vedete squisitamente disegnato anche qui.

12 – Sergio F. e Dario

Il primo dei due è il dirigente del Vharese, nonché il padre di Luca F.. Dario, invece, è il padre di Daniele. Due persone simpaticissime che ci aiutano sempre in bordo vasca.

E adesso, visto che ho veramente finito di raccontarvi un po’ del Vharese (avrò già annotato un quantitativo di loquele assai consistente), mi congedo. Vi auguro dunque un buon proseguimento di giornata. Arrivederci a tutti voi, ci vedremo la prossima volta.

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