I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, nel primo quadrimestre dell’anno in corso, hanno intensificato le attività operative nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio, eseguendo mirati accertamenti presso locali e sale gioco in cui sono presenti apparecchi da intrattenimento AWP (Amusement With Prizes) e VLT (Video Lottery Terminal).
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione al fenomeno, considerando che l’ultimo monitoraggio disponibile relativo al 2023 ha rilevato un volume di giocate nella provincia di Varese pari a circa 2 miliardi di euro.
Le Fiamme Gialle varesine hanno condotto diverse operazioni su tutto il territorio provinciale, inclusi i Comuni di Bisuschio, Cocquio Trevisago e Uboldo, recentemente impegnati nell’adozione di specifici provvedimenti in materia. Le verifiche hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti di 16 pubblici esercizi per la violazione delle ordinanze sindacali (e dei relativi regolamenti comunali) volte alla prevenzione e al contrasto della ludopatia e delle problematiche collegate al gioco d’azzardo lecito.
Tali provvedimenti comunali prevedono lo spegnimento degli apparecchi da gioco durante le cosiddette “fasce orarie protette”, ovvero in corrispondenza degli orari di entrata e uscita da scuola e lavoro. La giustizia amministrativa ha confermato la legittimità di queste ordinanze, riconoscendone la finalità prioritaria: ridurre l’incidenza della ludopatia, un fenomeno sociale degenerativo potenzialmente collegato a dinamiche criminali.
Le misure introdotte dagli enti locali puntano a regolamentare e contenere il fenomeno, anche alla luce della sempre più capillare diffusione delle macchinette. Il “gioco d’azzardo patologico” rappresenta una crescente fonte di preoccupazione per i comuni che hanno adottato limitazioni orarie, sia per le implicazioni sociali sia per i rischi economici e legali che ne derivano.
Durante i controlli, i finanzieri hanno utilizzato l’applicativo “SCAAMS” (in dotazione alla Polizia Economico-Finanziaria), riscontrando l’attivazione di alcuni apparecchi in violazione dei limiti orari imposti. Gli illeciti sono stati contestati e sono state comminate sanzioni amministrative fino a un massimo complessivo di circa 160.000 euro, in applicazione della Legge n. 689/1981 e del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).
Le sanzioni, fondate su evidenze oggettive e inconfutabili, sono state in larga parte pagate immediatamente dai gestori verbalizzati, molti dei quali di nazionalità cinese. Le somme riscosse da Prefettura ed enti locali potranno essere destinate a nuovi progetti e iniziative di prevenzione e contrasto della ludopatia.
Contestualmente, sono stati effettuati controlli di polizia economico-finanziaria anche per finalità antiriciclaggio, verificando l’osservanza delle disposizioni del D.Lgs. n. 231/2007 in merito all’identificazione, registrazione e comunicazione dei dati della clientela. Sono inoltre stati effettuati accertamenti sull’uso dei registratori di cassa e sui pagamenti effettuati tramite POS. I dati raccolti saranno oggetto di successivi approfondimenti operativi.
Nel settore del gioco pubblico, l’azione della Guardia di Finanza è finalizzata a tutelare i giocatori da proposte illegali, insicure e prive di garanzie, salvaguardando in particolare le fasce più deboli – primi fra tutti i minori – e a contrastare le infiltrazioni della criminalità, sia economica che organizzata.
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