(a cura del professor Emilio Rossi, presidente ANPI Luino) Con riferimento ai gravi episodi verificatesi in questi giorni, culminati con l’esposizione di striscioni da parte del Blocco Studentesco di destra, che ha rivendicato l’azione, con invettive contro la Resistenza e contro l’ANPI, sembra opportuno precisare quanto segue:
La nostra sezione ANPI non riceve alcun contributo dallo stato, ma finanzia le proprie iniziative con un modesto margine derivante dalla quota associativa dei propri iscritti.
L’ANPI non ha mai imposto alle scuole alcuna iniziativa che non fosse condivisa da docenti e studenti. In questi anni sono state offerte loro soprattutto opportunità per confrontarsi con i testimoni della tragedia del secolo scorso. Citiamo a titolo esemplificativo la presenza di Ines Figini, italiana deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, della partigiana Ivonne Trebbi, rinchiusa nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte all’età di 16 anni nel gennaio 1945, la storia di Maria Bon, esule istriana ecc.
L’ANPI Luino peraltro ha raccolto le testimonianze di coloro che sono stati, loro malgrado, vittime della follia nazifascista in un volume dal titolo «Voci della seconda guerra mondiale». Sì, perché riteniamo che la storia si costruisca sulla base di un’analisi rigorosa delle testimonianze, non avallando fantasiose ricostruzioni elaborate solo a scopo propagandistico di parte. Abbiamo più volte guidato gli studenti nella visita al sacrario della Gera di Voldomino dove nel 1944 sono stati sterminati dalle brigate nere 12 giovani che si opponevano allo strapotere fascista.
Abbiamo accompagnato gruppi di studenti in visita alle fortificazioni del San Martino dove è avvenuta la prima battaglia contro gli invasori tedeschi. Qui ogni anno purtroppo gruppi neofascisti si recano ad oltraggiare la memoria di quei combattenti che hanno perso la vita difendendo il proprio suolo dall’invasore. E abbiamo delegato, ricercatori, docenti di chiara fama come ad esempio Antonio Maria Orecchia, professore di Storia contemporanea presso l’Università dell’Insubria a trattare argomenti di grande interesse.
Di questo i sedicenti gruppi giovanili di destra non parlano, mostrando invece uno scarso senso dell’ironia dietro la quale si celava comunque un chiaro riferimento a quello che è stato il nazifascismo, lordura vergognosa che ci ha propinato un ventennio segnato dalla perdita della libertà, da delitti politici come quello contro il deputato socialista Matteotti, dalle guerre di conquista coloniali dove è stato usato gas asfissiante letale contro popolazioni inermi col pretesto di essere portatori di civiltà, dalle vergognose leggi razziali, dai campi di sterminio in cui sono morti 6 milioni di persone deportate con il complice sostegno di delatori fascisti e da ultimo da una guerra devastante che ha lasciato dietro di sé più di 60 milioni di morti.
E di fronte a questa incontestabile realtà storica l’ANPI dovrebbe tacere?
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