Dopo la lettera inviata a venti parlamentari dal presidente dell’ACIF, Associazione Comuni Italiani di Frontiera di Luino, Massimo Mastromarino, con l’obiettivo di far ritirare l’emendamento sui ristorni all’interno della Legge di Bilancio 2025, e la dura presa di posizione da parte dell’Associazione Frontalieri Ticino, nella serata di ieri, durante il consiglio comunale di Luino, sono stati i consiglieri Franco Compagnoni e Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia, ad annunciare alcune novità sul tema.
La Commissione Bilancio della Camera, infatti, ha approvato il subemendamento presentato dai deputati Andrea Pellicini, Stefano Candiani e Andrea Mascaretti, che permette ai Comuni con popolazione fino a quindicimila abitanti, con una percentuale di frontalieri superiore al 3 per cento rispetto al numero complessivo di abitanti, di continuare a beneficiare dei ristorni delle tasse che i lavoratori pagano in Svizzera.
«E’ stato un lavoro corale – ha dichiarato Pellicini – per il quale ringrazio i miei colleghi Candiani e Mascaretti. Grazie all’impegno e a questo emendamento, circa una ventina di piccoli comuni delle province di Varese e Como riusciranno a chiudere i bilanci»
«Ne abbiamo parlato al Ministro Giancarlo Giorgetti che ringraziamo perché ha condiviso l’emendamento – sottolineano i parlamentari Candiani e Mascaretti -, è fondamentale che siano preservate le risorse trasferite ai nostri comuni più piccoli», concludono i parlamentari di Varese.
Le città con più di 15mila abitanti non beneficeranno dei fondi provenienti dai ristorni dei frontalieri, che andranno a finire nelle casse della Provincia di Varese, in modo tale da suddividerli in base a progetti e ad interventi necessari per tutto il territorio.
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