Dal 4 al 6 ottobre, nella splendida cornice di Villa Bagatti Valsecchi si terrà un’eclettica mostra d’arte contemporanea intitolata “Abitare”, a cura della Galleria d’Arte “Finestreria” di Claudia Ponzi.
Domani, giorno dell’inaugurazione, la mostra sarà aperta dalle 18 alle 22, mentre durante il weekend si potrà accedere liberamente dalle 11 alle 20. La Villa si trova a Varedo, in provincia di Monza e Brianza, in Via Vittorio Emanuele II 48.
La mostra presenterà le opere di tre artisti italiani: Luisa Elia, Paola Fonticoli e il lavenese Antonio Pizzolante, le cui ricerche artistiche, sviluppate nel corso di oltre quarant’anni, esplorano i temi del tempo, del vuoto e dell’essenza dei luoghi attraverso linguaggi espressivi diversi e materiali inediti.
Il concetto di “Abitare” viene declinato in modi unici da ciascun artista, portando lo spettatore a riflettere su ciò che significa vivere e dare forma al mondo che ci circonda.
Luisa Elia esplora il tema dell’abitare il vuoto e lo spazio attraverso sculture in ceramica e gomma. Le sue opere ovoidali della serie “Mater Souvenir”, realizzate in argilla refrattaria bianca, evocano la Madre come forza creatrice dell’universo, aprendo un dialogo con lo spazio attraverso una trama di buchi. La serie “Puncta”, composta da fusioni in gomma e inchiostro, si presenta come un’incessante proliferazione di organismi nello spazio, portando il vuoto a una nuova dimensione poetica.
Paola Fonticoli si dedica invece all’abitare il tempo attraverso un meticoloso processo artistico che trasforma la carta, il materiale dei libri, in sculture tridimensionali. Le sue opere giocose ma rigorose rianimano libri dimenticati, dando loro nuova vita. Gesti precisi, pieghe e tagli trasformano la parola scritta in segni e colori, ridefinendo il significato originario dei testi.
Infine, Antonio Pizzolante esplora l’essenza dei luoghi, combinando materiali come pietre, terracotta, ferro e legno. Il suo lavoro è una ricerca di equilibrio e identità, una meditazione sulla presenza e sulla memoria. Le sue sculture evocano paesaggi interiori e orizzonti lontani, offrendo una visione alchemica e riflessiva della realtà, come metafora del nostro passaggio nel tempo.
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