Germignaga | 31 Maggio 2024

Una sabato sera fra teatro e musica al Teatro Italia di Germignaga

Sul palco domani sera la Compagnia Teatrale Germignaghese, con tre spettacoli di cui due in dialetto, e il duo Men in Black con Renato Furigo e Mauro Guarneri

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Quella in programma domani, sabato 1 giugno, al Cinema Teatro Italia di Germignaga, sarà una serata all’insegna del teatro dialettale, e non solo, e della musica.

Sul palco dalle 21.00 ci sarà infatti la Compagnia Teatrale Germignaghese che, presentata da Chiara Segù, proporrà al pubblico due spettacoli in dialetto, “Vegni a ditt tuttcos” e “Matilde”, entrambi di R. Zago, e “Una domanda di matrimonio” di Checov, interpretati da Paolo Passera, Emanuele Vismara, Cristina Grazioli e Marialuisa Porrini.

Poi sarà il turno della musica, con storie e canzoni dagli anni Sessanta ai Novanta insieme ai Men in Black, il duo di Renato Furigo e di Mauro Guarneri: ultima tappa del mini tour che ha toccato diverse località dell’alto Varesotto per promuovere lo spettacolo “La musica della mia storia” nato per sostenere la sezione LILT della Valcuvia.

Allo spettacolo di domani si collega anche Renzo Fazio, attraverso la pagina Facebook “Germignaga, ricordi dal passato”.

Quale migliore occasione per abbinare a questo evento, l’annuncio di un nuovo fortunato ritrovamento, strettamente collegato con il palcoscenico? Le immagini che ho allegato alla locandina dello spettacolo di domani sera, provengono infatti da un copione completo di una rappresentazione teatrale intitolata “La frode”, scritta da Giovanni Battista Reggiori, gestore a Germignaga della “Farmacia Giovanelli” a partire dal 1910, ma impegnato anche in campo politico e culturale, soprattutto nell’ambito della Società “Dante Alighieri”.

Autore di diverse poesie, liriche e componimenti teatrali come questo, alcuni suoi lavori furono di aiuto nei tristi anni del primo conflitto mondiale per l’organizzazione di eventi a scopo benefico, finalizzati alla raccolta di fondi da destinare ai soldati impegnati sul fronte di battaglia. Molti anche gli articoli da lui scritti su diversi giornali dell’epoca nello stesso periodo storico, in quanto fu uno dei principali fautori locali del così detto “movimento interventista”, che sosteneva la necessità dell’entrata in guerra da parte dell’Italia nel periodo immediatamente precedente al 1915.

Tornando a “La frode”, si tratta di un copione ambientato nell’estate del 1910 in una villa di Germignaga affacciata sul Lago Maggiore, di proprietà del sig. Francesco Contini e prevede sul palcoscenico otto diversi personaggi di età compresa fra i 28 e i 60 anni. Trattandosi di un dramma, il finale è ovviamente… drammatico, ma non ve lo svelerò!

Magari potremmo proporre alla Compagnia Teatrale Germignaghese di studiarlo e rimetterlo in scena per la prossima stagione 2025 e farlo ritornare un ricordo dal passato più vivo che mai…

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