«La giunta Fontana è immobile, priva di progetti e incapace di influenzare le scelte del Governo che penalizzano la Lombardia»: questo il messaggio che il gruppo regionale del Partito Democratico ha espresso questa mattina, durante una conferenza stampa in cui, dati alla mano, ha evidenziato tutte le debolezze di chi governa la nostra regione.
«Immobilismo che si riscontra nella realizzazione delle opere infrastrutturali, nel trasporto pubblico e, soprattutto, in sanità – sottolinea il consigliere Samuele Astuti, esponente dem in commissione III – dove sono anni che per ridurre le liste d’attesa attendiamo il Centro unico di prenotazione (promesso per il 2024 e che chissà se sarà attivato nel 2027) e dove attendiamo ancora una vera riorganizzazione della sanità territoriale, dal momento che le case di comunità non sono ancora in grado di alleviare il sistema ospedaliero dalle richieste dei cittadini».
«Nonostante tutto questo, – prosegue – la nostra richiesta di chiedere al Governo di incrementare il finanziamento della sanità al 7,5% è stata bocciata dal centrodestra martedì scorso in Aula. Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti ed è necessario affrontarli cercando di governarli, ma questa giunta, purtroppo, per l’ennesima volta, si rivela incapace e questi cambiamenti, se subiti senza una azione di governo, possono comportare gravi conseguenze su parte della popolazione».
Per quanto riguarda le opere, come ha spiegato il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino, «a tre anni dall’approvazione del Piano Lombardia, con quasi novemila interventi, perlopiù di piccole dimensioni, nei vari Comuni lombardi, solo l’11% delle risorse sono state effettivamente spese a fronte della conclusione delle opere (3.887 interventi conclusi per 467,5 milioni di euro a fronte di 4,32 miliardi complessivi)».
«E non va certo meglio per il trasporto pubblico, ancora inchiodato al rinnovo decennale per Trenord per il lato ferroviario e al depauperamento del comparto del trasporto urbano ed extraurbano, in grave difficoltà nel totale disinteresse della Regione, che si limita a imporre aumenti delle tariffe e a punire chi vi si oppone. In compenso, l’emolumento del direttore generale di FNM e amministratore delegato di Trenord è incrementato del 20% rispetto allo scorso anno, arrivando alla cifra di 627mila euro».
«A fronte di tutto questo, dal primo bilancio regionale della seconda giunta Fontana si scopre che Regione Lombardia ha una giacenza di cassa di 9.980.536.328,58 euro. Quasi dieci miliardi, di cui l’87%, 8,69 miliardi, riguarda fondi per la sanità, non spendibili altrimenti. Un dato abnorme che non ha pari in Italia e che rivela la scarsa efficienza della macchina regionale», concludono i dem.
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