Luino | 5 Novembre 2023

Il Gruppo Alpini di Luino commemora i propri Caduti

Venerdì sera la deposizione di una corona e la lettura del messaggio del presidente nazionale ANA, da parte di una piccola rappresentanza in piazza Risorgimento

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Oltre alle numerose celebrazioni dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, in tutto il territorio nazionale, compreso l’alto Varesotto, anche gli Alpini sono protagonisti di diverse manifestazioni che hanno l’obiettivo di commemorare i propri caduti, con riferimento specifico alla data della fine della Grande Guerra, nel novembre 1918.

E così anche il Gruppo Alpini di Luino, venerdì sera alle 19, con una piccola rappresentanza, ha organizzato un’iniziativa per questo speciale momento, con la deposizione di una corona di fiori e con la lettura del messaggio di Sebastiano Favero, presidente Nazionale dell’Associazione Alpini.

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAZIONALE CERIMONIA DEL 3 NOVEMBRE 2023

Cari Alpini,
oggi, centocinque anni dopo la fine del Primo Conflitto Mondiale, ci ritroviamo davanti ai Monumenti che ricordano i nostri Caduti e la nostra storia, celebrando così all’unisono ovunque ci sia un Gruppo alpino la ricorrenza del IV Novembre.

In un momento di gravissime tensioni internazionali, che mettono a serio rischio la pace mondiale, questo appuntamento si carica se possibile ancor più di significati.

È infatti la Giornata delle Forze armate e dell’Unità nazionale, giornata in cui ribadiamo con forza il nostro attaccamento ai valori di spirito di sacrificio, servizio, solidarietà e amore per la pace che, nel nome della Patria, hanno fatto e fanno grande la nostra Associazione. Abbiamo in questi anni recenti festeggiato traguardi importanti, come il 150° di fondazione del Corpo degli Alpini e il secolo di vita dell’Ana. E abbiamo superato gravissime difficoltà, come la pandemia di Covid19, che ha portato avanti tantissimi dei nostri vèci e durante la quale, però, non abbiamo esitato ancora una volta a rispondere “presente”. E da poco, presente il Capo dello Stato, abbiamo ricordato il 70° anniversario della tragedia del Vajont in cui furono centinaia di ventenni alpini di leva i primi ad accorrere sul luogo della devastazione.

Ma l’umanità sembra non voler imparare mai dalla storia e ci ripropone ogni giorno eventi che vanno contro ogni logica di convivenza fraterna e civile.

Proprio per questo è importante che noi continuiamo ad impegnarci sulla via tracciata dai nostri padri, nel ricordo di quanti sono Caduti per offrire a noi un futuro migliore; e soprattutto non demordiamo nel voler trasmettere in primo luogo ai più giovani i valori che hanno sin qui retto il nostro operare.

Viva l’Italia e viva gli Alpini.

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