Cittiglio | 24 Settembre 2023

Cittiglio, taglio del nastro alla nuova biblioteca

Lo spazio entra a far parte del Palazzo dei Servizi, già casa delle associazioni e sede degli ambulatori. L'inaugurazione con tanti cittadini e con lo scrittore del paese Massimo Cassani

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Piccola ma accogliente, pronta a trasformarsi in punto di riferimento per lanciare idee ed iniziative. E’ la nuova biblioteca di Cittiglio, inaugurata nel pomeriggio di ieri, sabato 23 settembre, al Palazzo dei Servizi di via Provinciale.

Dove una volta era presenta la mensa delle scuole medie, ora c’è la nuova casa della cultura cittigliese, nata da un progetto di riorganizzazione degli spazi pubblici voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rossella Magnani. Le classi delle medie sono state trasferite nell’edificio che già ospita le elementari, e la struttura di via Provinciale, situata di fronte all’ospedale, ha assunto una diversa funzione ospitando biblioteca, ambulatori dei medici di base e associazioni locali.

Tanti i cittadini che hanno preso parte all’inaugurazione di ieri, insieme ai sindaci della valle e ai consiglieri regionali Samuele Astuti, Giacomo Cosentino ed Emanuele Monti. «La biblioteca ha già registrato un aumento di presenze – ha fatto sapere Magnani prima del tradizionale taglio del nastro – e ciò ci rende ancora più orgogliosi della scelta di portare i libri in questo spazio».

Subito dopo la breve cerimonia con benedizione, la prima cittadina ha assunto il ruolo di “intervistatrice” per accogliere lo scrittore Massimo Cassani, originario di Cittiglio, e dialogare con lui sui contenuti del suo ultimo romanzo, “Nonostante le apparenze”, edito da Arkadia.

Un romanzo che esce dal perimetro del giallo classico, ma che racconta di una indagine. «Un libro intelligente, complesso nei legami – ha affermato, da lettrice, Magnani – Ricco di intrecci, di personaggi complessi e passionali. Un libro che è una continua ricerca».

Il protagonista indaga sulla figura e sul lato umano di un noto scrittore scomparso. Tra i temi centrali c’è quello della perdita, «perché gli anni passano – ha spiegato Cassani – e ci si interroga su ciò che si ha e su quello che è stato lasciato». E poi c’è il tema dell’attesa, «che è parente stretta della speranza – ha aggiunto lo scrittore – Dove c’è l’attesa, c’è sempre la possibilità di migliorare».

Cassani, da ragazzino, fu tra i primi frequentatori della vecchia biblioteca, inaugurata quando lo scrittore aveva 14 anni. Per lui quello spazio era un «appuntamento settimanale». La speranza del Comune è che ora possa diventarlo per tante altre persone. Di tutte le età.

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