La carenza di segretari comunali è ancora una realtà difficile da accettare nei Comuni dell’alto Varesotto, a quasi un anno di distanza dalle considerazioni che il sindaco di Besano, Leslie Mulas, aveva rilanciato pubblicamente attraverso Luino Notizie (qui i dettagli), riprendendo i contenuti di una raccolta firme – a cui aderirono una cinquantina di amministratori locali – promossa dallo stesso Mulas nel 2021, per sollecitare un intervento delle istituzioni. Ma le cose non sono cambiate.
I Comuni sono ancora in sofferenza perché i segretari scarseggiano, ma restano figure di fondamentale importanza per lo svolgimento delle complesse procedure burocratiche che scandiscono la vita degli enti pubblici locali, e che riguardano, tra i vari aspetti, la conformità alle leggi dello Stato degli atti elaborati dagli stessi enti.
Nei prossimi giorni la Prefettura di Varese riceverà i segretari comunali del territorio per fotografare le dimensioni della problematica a livello provinciale, ed è quindi certo che a breve il tema tornerà ad essere centrale nelle assemblee pubbliche cittadine. Nei singoli uffici municipali, invece, lo stato di allerta per la grave mancanza di queste figure professionali, così preziose, è una costante da diversi anni. Come nel caso del Comune di Marchirolo.
Un Comune che ha dovuto rinunciare al proprio segretario, causa pensionamento, nel febbraio del 2020, pur trovando una soluzione provvisoria che ancora oggi garantisce l’espletamento di buona parte delle funzioni ricoperte dal segretario comunale. Ad occuparsene è il dottor Mario Giovanni Giaramita, vice del funzionario andato in quiescenza due anni fa.
Il problema, però, spiega lo stesso Giaramita dalla scrivania del suo ufficio, è che le mansioni di segretario, assorbite nel febbraio 2020, si sono sommate alle molte altre che tuttora ricopre: responsabile del servizio finanziario, del personale, dei tributi, dei servizi demografici e della segreteria affari generali. Che tradotto significa carichi di lavoro difficili da sostenere, soprattutto dopo l’avvio di meccanismi e processi riguardanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con relative scadenze inderogabili.
Due le richieste avanzate ai piani superiori dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuele Schipani, eletto lo scorso giugno: quella di un segretario reggente, negata per la carenza di personale, e quella successiva di un segretario tramite convenzione, cioè di un professionista che prende in carico le esigenze di diversi Comuni e si divide tra i municipi, con un monte ore a disposizione, per venire incontro alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti. Anche per il segretario “condiviso”, niente da fare: manca il personale.
Questa seconda strada, tuttavia, resta prioritaria per il Comune di Marchirolo, così come per diverse altre amministrazioni delle valli: «Da soli non possiamo sostenere il peso economico di un segretario di ruolo, che in termini di retribuzione supera i 100 mila euro annui» spiega Giaramita, il cui mandato da segretario scadrà il prossimo 31 dicembre. E dopo? «Non si sa – aggiunge il dipendente comunale – speriamo in una proroga, se le cose nel frattempo non dovessero cambiare. Altrimenti rischiamo di bloccarci».
Nel frattempo si continua a sperare in nuove assunzioni, anche se i percorsi di formazione hanno tempi lunghi: si parla di circa 4 anni per concludere la trafila, e in più le nuove figure non possono per legge occuparsi di enti con più di 5.000 abitanti, il che significa sforamento assicurato nel caso in cui due Comuni della Valmarchirolo dovessero unirsi in convenzione per limitare le spese.
Il 23 novembre all’assemblea dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani), il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha affrontato la questione dei segretari comunali dal punto di vista nazionale: «I dati mostrano una fotografia chiara. Solo 2.168 amministrazioni, su un totale di 7.904, risultano coperte da un segretario titolare. Le maggiori criticità, in termini di carenza di organico, si rilevano nelle sedi comunali di Fascia C, ovvero fino a 3 mila abitanti: su 2.422 sedi di segreteria ne risultano coperte con un titolare soltanto 207. Stiamo parlando di una scopertura pari al 91,4% sul totale».
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