Ieri, mercoledì 16 novembre, è stata arrestata a Lugano una 46enne polacca residente in Polonia.
La donna è sospettata di aver preso parte a una “truffa del falso nipote” a danno di un’anziana della regione, con una complice che al telefono si è spacciata per la nipote che necessitava di un farmaco costoso da iniettare per guarire da una grave forma di Covid-19.
L’arresto è stato reso possibile grazie all’intensa attività investigativa e operativa messa in atto dalla Polizia cantonale in collaborazione con la Polizia città di Lugano. Fondamentale, in tal senso, è stata la segnalazione di un familiare della signora truffata che ha permesso di raccogliere i primi elementi per risalire alla 46enne.
Successivamente è stato possibile intercettarla celermente, dopo una trentina di minuti dall’aver preso in consegna la refurtiva, presso la stazione ferroviaria di Lugano, permettendo agli agenti della Polizia cantonale di fermarla. La refurtiva – gioielli e denaro per un valore di alcune decine di migliaia di franchi – è stata altresì recuperata.
L’ipotesi di reato nei confronti della 46enne è di truffa. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Zaccaria Akbas.
La Polizia cantonale ricorda i consigli e le informazioni per evitare di incappare in truffe di questo tipo.
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