Luino | 20 Settembre 2022

Stazione di Luino e frontalieri, «Due priorità per lo sviluppo del territorio»

Ieri mattina la visita del Senatore Pd Alessandro Alfieri, che ha incontrato i sindaci Bianchi, Passera e Fazio, in vista delle elezioni politiche che lo vedono candidato per Palazzo Madama

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Lavorare insieme, tra istituzioni centrali e locali, per rimarcare con attenzione a pochi giorni dal voto l’importanza strategica del nostro territorio con la Svizzera. Questo l’obiettivo della conferenza di ieri mattina in stazione a Luino, che ha visto il Senatore Alessandro Alfieri, candidato a Palazzo Madama tra le fila del Partito democratico nel collegio plurinominale, incontrare i sindaci di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca e Germignaga

Non solo le importanti tematiche quali l’accordo fiscale Italia-Svizzera, ma anche il tema delle agevolazioni nei confronti delle imprese dell’alto Varesotto, così come le criticità dal punto di vista della viabilità e delle infrastrutture, sopratutto a Luino, dove vi sono numerose aree dismesse, soprattutto nella zona delle ferrovia.

«Con il consigliere regionale Samuele Astuti siamo venuti ad incontrare i sindaci ai quali ci lega un’amicizia da tempo – commenta il senatore Alfieri -. Le istituzioni e Regione hanno le gambe sul territorio grazie agli amministratori, che ci richiamano quando hanno necessità. Il rischio oggi è sempre più evidente ed è quello che questi paesi rimangano schiacciati da una parte dalla Svizzera e dall’altra dalla metropoli, entrambe hanno grandi opportunità di lavoro che potrebbero portare a svuotare le nostre comunità».

«I nostri sono posti turistici belli ma fragili, come ne è dimostrazione il dissesto idrogeologico – prosegue Alfieri -, ma dobbiamo provare a ragionare da un punto di vista socio-economico: la politica deve intervenire per migliorare gli aspetti lavorativi. Per questo al nuovo accordo Italia-Svizzera abbiamo affiancato, come Pd, un memorandum, una sorta di patto tra il territorio, le forze sociali e i sindaci per affrontare il tema delle economie di frontiera, cercando di dare occasioni da sfruttare al meglio e creandone altre».

Le priorità sono la riqualifica della stazione, il miglioramento del servizio trasporti con investimenti per la mobilità sostenibile, soprattutto per farsì che i frontalieri utilizzino sempre più spesso il treno, rendendo così le strade meno congestionate. «Ho lanciato questo appello anche ad Andrea Pellicini, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia, in modo tale da andare avanti nel lavoro costruito con la Lega in questi anni», prosegue ancora Alfieri.

«Importante sarà il federalismo fiscale, che metterà a regime 233 milioni di euro circa da spendere nei paesi di confine, riconoscendone specificità – dichiara ancora il senatore Dem -. L’istituzione del fondo è stato messo a bilancio dello Stato. I nuovi frontalieri assunti in Svizzera pagheranno un po’ più di tasse, diminuendo così il differenziale con i lavoratori italiani per rendere meno evidente il gap. Prima della caduta del Governo, stavamo studiando se realizzare un progetto unitario con il ritorno dei ristorni o se spezzare il “pacchetto”. Fondamentale sarà fare impresa e alimentare un fondo per incentivare le aziende del territorio, offrendo qualcosa in più ai lavoratori italiani. Si tratta di importanti misure di vantaggio fiscale per tutti i paesi di confine».

«Bisogna giocare di squadra, togliendosi talvolta la casacca del partito mettendosi quella del territorio, per lavorare insieme e raggiungere risultati importanti per tutti», dichiara il senatore. A fargli eco anche il consigliere regionale Samuele Astuti: «Insieme ad Alessandro siamo partiti da Luino per il nostro tour in provincia, e abbiamo incontrato sindacati, associazioni di categorie e frontalieri. Tutti ci hanno detto che è fondamentale intervenire sui temi riguardanti i frontalieri, che sono complessi da risolvere, ma bisogna puntare sulla mobilità sostenibile e sui collegamenti più forti tra Italia e Svizzera, creando sinergie sempre più proficue per entrambi i territori».

I tre sindaci Enrico Bianchi, Fabio Passera e Marco Fazio, invece, hanno voluto focalizzare l’attenzione su temi di interesse peculiare al territorio che vivono quotidianamente. «La stazione è un luogo significativo, ma necessità di una grande manutenzione. Intorno ad essa vi è un’area molto vasta, che allo stesso modo è importante non solo per Luino. Noi viviamo questa utilità economica del confine, con i maggiori stipendi per i frontalieri, ma viviamo anche di difficoltà sulle quali fatichiamo a intervenire in modo rapido. Questi sono tasselli sui quali lavorare: Alessandro (Alfieri, ndr) ha spiegato nel dettaglio i nostri problemi a Roma. Dobbiamo proseguire su questa strada impegnandoci assieme», commenta Bianchi.

«Ci sono due aspetti prioritari – spiega il sindaco di Germignaga -: il primo AlpTransit, grande opportunità ma anche fonte di rischio. C’è voglia di essere protagonisti non essere solo spettatori, per fare in modo che la stazione possa tornare ad essere importante come una volta, quando era un centro doganale e di spedizioni. Oggi è spenta. Tornare a ragionare sotto questo profilo sarebbe interessante. Il secondo, invece, riguarda le infrastrutture stradali che penalizzano le nostre comunità: per arrivare a Varese impieghiamo 40 minuti, per arrivare a Milano un’ora e mezza. Questo si ripercuote anche a livello economico nelle difficoltà delle nostre aziende e negli spostamenti dei nostri cittadini, che causano lo svuotamento del territorio con i ragazzi che si trasferiscono a Milano. Allo stesso modo interessa i frontalieri che partono ad orari improponibili per andare a lavorare».

Infine, il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, che punta dritto sulla questione del turismo e dell’attrattività di tutto il Verbano: «Il programma del Pd è ricco di osservazioni, proposte e progetti sulla sostenibilità, ma penso che per noi sia da aggiungere anche il tema dell’attrattività e del turismo, possibilità che il TILO potrebbe dare maggiormente con rinnovato vigore per il trasporto delle persone, un’attenzione già attiva con frontalieri e il transito delle merci. La nostra battaglia deve essere fatta con mezzi appropriati, per avere ricadute pratiche sul territorio, come il progetto legato al car sharing».

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