Il Politecnico di Milano è senza dubbio uno dei più importanti atenei italiani: il suo blasone è sulla bocca di tutti e ogni anno tantissime persone cercano di accedere ai suoi prestigiosi corsi di laurea, magari dopo aver seguito uno specifico corso per test al Politecnico di Milano come quelli proposti da Studenti&Docenti.
Proprio negli scorsi giorni il Politecnico di Milano ha annunciato sul proprio sito Internet ufficiale l’avvio di un interessante progetto scientifico denominato “Rose”: di cosa si tratta?
Il progetto Rose: alcune informazioni generali
Rose è appunto un progetto per il quale l’Unione Europea ha stanziato un finanziamento di ben 3 milioni di euro, nell’ambito del programma H2020 Pathfinder Pilot.
In quest’interessante progetto, l’ateneo milanese sarà affiancato da 6 partner europei, ovvero Lyon Neuroscience Research Center di Lione, in Francia, Technische Universität Dresden di Dresda, in Germania, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne di Losanna, in Svizzera, la società Aryballe di Grenoble, in Francia, Aristotelio Panepistimio Thessalonikis di Tessalonica, in Grecia, e l’istituto di ricerca CEA Leti di Grenoble, in Francia.
Per il Politecnico, le referenti saranno le Professoresse Monica Bordegoni e Marina Carulli, entrambe appartenenti al Dipartimento di Meccanica dell’ateneo.
Qual è lo scopo di questo progetto scientifico
Lo scopo del progetto Rose è quello di fornire un adeguato sostegno alle persone che abbiano perduto l’olfatto, un senso sicuramente importantissimo, ma spesso non adeguatamente considerato.
Alla base di tale progetto vi è un dato davvero preoccupante: si ritiene infatti che tra soggetti interessati da una perdita parziale dell’olfatto, ovvero da iposomia, e soggetti interessati da una perdita totale, ovvero anosmia, coloro che convivano con problemi di salute di questo tipo siano ben il 20% della popolazione mondiale, una percentuale elevatissima che non può lasciare indifferenti.
E questo, purtroppo, non è tutto: l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 ha reso la situazione ancora più critica, dal momento che in alcuni casi anche i soggetti guariti dal coronavirus si sono ritrovati a dover fare stabilmente i conti con dei problemi di olfatto.
Perché Rose è un progetto così interessante
Se per altri sensi, come ad esempio la vista e l’udito, oggi vi siano molteplici modalità di correzione, purtroppo non si può dir lo stesso dell’olfatto: ad oggi infatti la scienza non è in grado di fornire dei rimedi concreti in tal senso, sia per quel che riguarda la perdita totale dell’olfatto che quella parziale.
Alla luce di questo, dunque, la nascita di questo nuovo progetto di ricerca così cospicuamente finanziato potrebbe rivelarsi davvero molto interessante: l’auspicio è infatti che le importanti realtà coinvolte possano giungere a perfezionare delle soluzioni efficaci da fornire alle tantissime persone che, come detto, convivono con questo genere di problemi di salute.
L’obiettivo del progetto e il ruolo del Politecnico di Milano
Nello specifico, l’obiettivo di Rose è quello di creare un’innovativa micro protesi che possa consentire appunto di recuperare un olfatto efficace facendo convivere in modo sinergico diverse discipline, dalla nanotecnologia alla biotecnologia, dalle neuroscienze alla psicologia cognitiva, senza ovviamente trascurare il design meccanico, fondamentale per concepire una protesi ergonomica, efficace e che sappia rivelarsi il meno visibile possibile.
Sebbene il progetto sia appena ai suoi albori, il Politecnico di Milano ha già chiaro quale sarà il suo ruolo nel team: i ricercatori dell’ateneo milanesi, infatti, dovranno occuparsi principalmente della modellazione della cavità nasale dei pazienti e della progettazione di percettori olfattivi miniaturizzati, anche con la realizzazione di prototipi.
Non resta che attendere, dunque, per scoprire se il progetto Rose riuscirà a garantire delle innovazioni importanti in questo settore: le risorse e le competenze messe in campo, come visto, sono notevoli, di conseguenza ci sono ottime possibilità che si possano registrare dei progressi rilevanti in tal senso.
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