Italia | 10 Gennaio 2022

Blitz dei NAS, in una RSA del Varesotto beccato operatore sanitario non vaccinato

Durante le festività controllate ben 536 attività sanitarie, 107 risultate irregolari. Coinvolte diverse strutture sparse in tutta Italia

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I Carabinieri del Nas, nel corso delle festività appena trascorse, hanno intensificato le verifiche presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.) e le case di riposo.

Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato da Nord a Sud l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 536 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, Capodanno ed Epifania, anche in periodi serali e notturni durante i quali si possono riscontrare riduzioni del numero di operatori dovute alla fruizione di ferie e riposi lavorativi.

Questa circostanza, infatti, poteva determinare una riduzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono, le cui conseguenze per gli anziani ospiti possono accentuarsi in relazione all’emergenza sanitaria connessa con il Covid-19.

Nel corso delle verifiche sono state individuate 107 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti Covid, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione.

Proprio in relazione alla tutela degli ospiti dal possibile contagio, i Nas hanno contestato 42 violazioni dovute al mancato possesso del Green Pass e della vaccinazione da parte dei dipendenti delle strutture ricettive, sia personale medico che infermieristico e assistenziale, alle quali si aggiungono ulteriori 16 sanzioni per mancato uso di dispositivi medici protettivi, assenza di cartellonistica informativa e omessa valutazione del rischio epidemiologico da Covid-19.

È stata, inoltre, disposta la chiusura di 3 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio. Tra gli interventi più significativi, si segnalano la provincia di Palermo, quella di Potenza, di Reggio Calabria, di Roma, di Catania, di Torino, di Parma e anche quella di Varese.

Qui, i Nas di Milano hanno sanzionato i legali responsabili di una residenza sanitaria assistenziale, ubicata a Cocquio Trevisago, per aver consentito ad un dipendente operatore socio-sanitario di continuare a svolgere l’attività lavorativa senza che questi avesse assolto all’obbligo vaccinale Covid-19 previsto per tali categorie professionali. (ITALPRESS)

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