Germignaga | 5 Dicembre 2021

Minacce, fallimenti e truffe: la storia complicata dell’ex ristorante Nadir di Germignaga

Il futuro dell'esercizio è appeso ai procedimenti in corso. Tutto comincia con il fallimento della società legata alla vecchia gestione

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Il futuro del “Nadir”, storico ristorante di Germignaga, è appeso ad alcuni procedimenti penali in corso presso il tribunale di Varese, ad una procedura fallimentare riguardante la vecchia gestione e ad una indagine della Procura di Varese per presunta truffa.

Lo si apprende dal quotidiano La Prealpina che riassume la vicenda, dal principio fino agli ultimi sviluppi. Il tutto ha inizio con il fallimento della società a cui partecipava il padre dell’ex gestore del ristorante, attività di cui deteneva alcune quote.

L’iter fallimentare che segue è segnato da una anomalia, per la quale l’ex gestore si convince di essere ancora proprietario della struttura, che viene quindi messa in vendita. L’uomo entra in contatto con una imprenditrice e formula la propria offerta da 100 mila euro. La donna accetta ma lo sviluppo della trattativa è ostacolato dalla sopracitata falla.

“A complicare ulteriormente la situazione – spiega il quotidiano locale – il fatto che alla fine il bene sia andato all’asta e che l’imprenditrice in questo modo l’abbia preso una seconda volta, pagandolo 360 mila euro (dopo vari rilanci a partire da una base d’asta di 180 mila euro). E che l’ex proprietario continui a non riconoscere la validità della procedura fallimentare: per questo l’ha rimesso in vendita anche lui e attende un nuovo compratore”.

La storia del Nadir, come è detto, è segnata anche da altre vicende: due processi per minacce a carico della sorella dell’imprenditrice e potenziale acquirente del locale; minacce che sarebbero state rivolte telefonicamente all’ex proprietario del ristorante e ad un agente immobiliare.

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