Varese | 21 Novembre 2021

Covid, tornano a salire i casi nelle scuole del Varesotto: 74 i positivi nell’ultima settimana

Terminata la prima fase di screening con test salivari, mentre è stata avviata definitivamente l’applicazione delle nuove normative che prevedono la sorveglianza attiva

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Se la scorsa settimana la situazione legata alla diffusione del Covid-19 nelle scuole del Varesotto sembrava sulla via del miglioramento, in questi ultimi giorni forniti da ATS Insubria i numeri parlano di un incremento dei casi registrati in questo preciso ambito sociale: sono infatti 74 i soggetti individuati come positivi, tra studenti e operatori dai nidi alle scuole superiori del territorio.

Per quanto riguarda le persone poste in quarantena, sono coinvolti rispettivamente 236 alunni e 100 operatori di nidi e scuole dell’infanzia, 158 e 124 delle primarie, 27 e 35 delle secondarie di primo grado e 42 e 11 di quelle di secondo grado. Numeri che non comprendono le persone che si trovano in sorveglianza attiva in base alle nuove direttive ministeriali (visibili in gallery) definitivamente adottate dalla Regione dall’11 novembre scorso.

Tale sistema prevede (per tutti a eccezione di nidi e scuole dell’infanzia) che, con un caso positivo riscontrato tra gli studenti, chi tra i compagni risulta negativo a un primo tampone detto T0 possa rientrare subito in classe, per poi effettuarne un secondo, finale, dopo cinque giorni (T5). In caso di rilevamento di un altro contagio i soggetti vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi proseguiranno con la sorveglianza attiva mentre i non vaccinati dovranno osservare il periodo di quarantena. Con due o più casi positivi sarà invece l’intera classe ad andare in quarantena.

ATS Insubria ha sottolineato come la maggioranza delle scuole del territorio abbia ben risposto all’adeguamento del sistema e a tutte le varie sollecitazioni che questo ha comportato, nonostante la complessità della situazione che ha reso necessario anche un grande lavoro di contatto con gli ospedali anche per ampliare la capacità di testing e adeguarla all’incremento delle richieste.

Per quanto riguarda i test salivari, si sta concludendo la prima fase della campagna di testing prevista dal Ministero e anche nell’ultima sessione non sono stati individuati nuovi casi tra gli studenti. Nel complesso, questo tipo di attività ha comunque permesso di intercettare due focolai. Nel mese di dicembre verranno individuate le scuole che inizieranno la seconda fase di screening a partire dal mese di gennaio.

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