Nonna Altea se n’è andata in punta di piedi, con la stessa gentilezza e simpatia che l’hanno resa tanto speciale nel corso della sua vita. Nonostante i 104 anni, compiuti lo scorso luglio, Altea aveva un grande spirito da ragazzina, sin dalla nostra prima intervista nel 2017, in occasione del suo centesimo compleanno.
Purtroppo la vita fa il suo corso e Nonna Altea, autentica colonna portante tra gli ospiti della struttura luinese “Villa Fonteviva”, nella giornata di ieri ci ha lasciato tra l’affetto dei suoi figli, dei suoi nipoti e pronipoti. Una famiglia che Altea ha visto costruirsi sin dal 1939, quando si è sposata con l’uomo della sua vita, Ernesto.
Tanti i momenti difficili nella sua vita, soprattutto i primi dieci anni di matrimonio durante il periodo del grande conflitto e del dopoguerra, superati grazie a tantissimi sacrifici e a solidi valori, come quello della famiglia e del lavoro (ha iniziato a fare la bambinaia quando aveva 12 anni). Si è dedicata interamente a queste due peculiarità, tra le campagne emiliane e Milano, dove ha vissuto a lungo fino a qualche anno fa, quando si è trasferita a Luino per stare vicina a figli e nipoti.
Qui era ospite a “Villa Fonteviva”, dove da ultra novantenne ha scoperto la passione per la musica e la poesia, che la ha portata a scrivere non solo pensieri ma anche canzoni, sebbene i problemi dell’età iniziassero a farsi sentire. Presso la casa di riposo in questo ultimo periodo, però, superato il periodo del Covid-19, ha continuato a svolgere i laboratori proposti, che la portavano a compiere lavoretti di pittura e ginnastica, a suon di musica, uno tra i suoi più grandi amori.
Commovente e profondo l’affetto dimostrato dai nipoti sui social network, con messaggi e ricordi a dir poco toccanti a ricordo di nonna Altea, così come i dipendenti della casa di riposo, che sono molto dispiaciuti. L’ultimo saluto ad Altea sarà domani, martedì 16 novembre, alle ore 14.30 presso la chiesetta di Fonteviva.
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