Varese | 16 Ottobre 2021

ATS Insubria, obbligo vaccinale anti-Covid per i sanitari: inviati 925 provvedimenti di sospensione

Di questi, 317 hanno già regolarizzato la propria posizione con la documentazione necessaria. In questi mesi sono stati esaminati più di 7mila professionisti

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A seguito dell’approvazione del dl 44/2021, ATS Insubria ha dato avvio all’attività di accertamento prevista dalla normativa verificando per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario l’assolvimento dell’obbligo vaccinale o la sussistenza di motivi che ne giustifichino l’esonero.

ATS Insubria ha preso in esame 7.484 posizioni, sulla base degli elenchi forniti da Regione Lombardia. L’istruttoria che – come spiegava la stessa Agenzia di Tutela della Salute nello scorso agosto – si è rivelata piuttosto complessa, prevede una prima comunicazione a mezzo pec o raccomandata nella quale si chiede di documentare eventuali situazioni di esclusione dall’obbligo vaccinale.

In assenza di riscontro, viene inviata una seconda comunicazione con l’invito a procedere con la somministrazione della vaccinazione entro sette giorni. Se il soggetto non fornisce riscontro e previa ulteriore verifica dell’assenza di registrazione nella banca dati sulle vaccinazioni in uso in Regione Lombardia, si provvede ad inviare un provvedimento di accertamento che viene notificato all’interessato, all’Ordine Professionale se previsto per la categoria e al datore di lavoro.

Ad oggi risultano inviati 925 provvedimenti di accertamento, a seguito dei quali 317 lavoratori hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione fornendo l’opportuna documentazione attestante l’assolvimento dell’obbligo. Per 477 soggetti l’istruttoria risulta ancora in corso.

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