Lombardia | 15 Ottobre 2021

Case di Comunità, “Nessun confronto con i sindaci e i territori. Regione ritiri la delibera”

Il consigliere dem Astuti: “Lo dicono i sindaci stessi che avrebbero dovuto partecipare agli incontri. Un progetto di tale portata non può essere deciso senza dialogo”

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“A Palazzo Lombardia sono mal informati. Sulle Case di Comunità il confronto con i sindaci non c’è stato. Sono loro stessi a dirlo”: il consigliere regionale e capodelegazione del Partito Democratico in Commissione sanità Samuele Astuti risponde così alla direzione welfare della Regione che, con una nota pubblicata oggi sulla Prealpina, replica alla sua denuncia, lanciata con il vice presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci nell’Ats Insubria Giovanni Resteghini, affermando che l’Ats stessa ha tenuto ben tre incontri.

Come aveva sostenuto il primo cittadino di Bisuschio qualche giorno fa, “la Giunta ha assunto decisioni rispetto alle iniziative sul PNRR individuando dove collocare le Case e gli Ospedali di Comunità e lo ha fatto senza un vero confronto con i sindaci che conoscono bisogni e necessità del loro territorio. In particolare sulla sanità crediamo che sia necessaria una collaborazione delle Ats e delle Asst con noi sindaci che siamo deputati a rappresentare le esigenze dei cittadini. Questa collaborazione non c’è stata e questo significa partire con il piede sbagliato. Il progetto è stato presentato solo in una videoconferenza della durata di qualche minuto. Troppo poco per dare un giudizio, tanto che il consiglio di rappresentanza dei sindaci non ha espresso alcun parere ma ha chiesto ulteriori approfondimenti. In risposta sono stati programmati due incontri seminariali il 27 e il 28 ottobre prossimi, a decisioni prese. Siamo dispiaciuti, ma lanciamo di nuovo un appello a Regione e ad Ats affinché rimedino all’errore e aprano subito un vero confronto”.

“Evidentemente – afferma il consigliere dem – a Palazzo Lombardia non sono informati su quanto accade sui territori. Questo, nel Varesotto come altrove, non può non destare preoccupazione. Sembra che dalla Regione non ci sia alcun controllo di quanto avviene nelle singole Ats”.

“A dire che non c’è stato confronto – ribadisce in conclusione Astuti – non sono io, ma i sindaci stessi che avrebbero dovuto partecipare agli incontri. Anziché cercare di dimostrare l’indimostrabile Regione Lombardia ritiri la delibera sulle Case di Comunità e si adoperi per rimediare ai gravi errori commessi. Ribadisco che un progetto di tale portata non può essere deciso senza dialogo con il territorio”.

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