Luino | 13 Ottobre 2021

74enne deceduta nel trasporto da Luino a Varese, “Esposto si basa su elementi concreti”

È l’avvocato Furio Artoni, nonché capogruppo di minoranza di “Azione Civica per Luino e frazioni”, ad intervenire sul tema che riguarda una sua assistita

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Dopo aver letto l’articolo sull’ospedale di Luino, dove una ‘fonte qualificata’, ma non identificata, sostiene che sia impossibile che si sia verificato il decesso di una persona a causa dell’assenza del responsabile del servizio di rianimazione sono resto parecchio perplesso per due ordine di motivi”.

Inizia così un comunicato stampa inviato alla nostra redazione dall’avvocato Furio Artoni, nonché consigliere di minoranza e capogruppo di “Azione civica per Luino e frazioni”, che segue il caso della signora deceduta durante il trasporto dall’ospedale di Luino a Varese, dopo l’articolo pubblicato dal nostro giornale negli scorsi giorni.

“Il primo motivo – continua Artoni – è come fa una fonte qualificata anonima a dibattere su un argomento così delicato quale quello della mancata presenza del responsabile della rianimazione. Siccome non stiamo parlando di un processo per mafia, dove bisogna proteggere i testimoni, se ci sono informazioni che vanno in senso contrario rispetto a quanto segnalato alla Procura, queste dichiarazioni devono essere rese ufficialmente e con persone ben individuate. Altrimenti cadiamo nel più risibile e inconsistente pettegolezzo. In secondo luogo le circostanze che hanno indotto i parenti della vittima a segnalare la situazione alla Procura di Varese sono fondamentalmente quelle di evitare che queste problematiche si ripetano”.

“Mi permetto di aggiungere, senza voler fare processi sui giornali, che l’esposto presentato si basa su elementi concreti sorretti da testimonianze e dichiarazioni ufficiali del personale sanitario presente. Dunque pur comprendendo che si vuole difendere una situazione drammatica in cui versa l’ospedale di Luino, è solo con i fatti e la trasparenza che si affrontano e risolvono i problemi, non con le dichiarazioni anonime. Questo proprio perchè bisogna avere il massimo rispetto delle persone che hanno subito un lutto per cause tutte da accertare e sicuramente non con dichiarazioni anonime”.

Dal lato della nostra redazione puntualizziamo…

Dopo aver chiesto all’Asst Sette Laghi un intervento, registrando la volontà dell’azienda di non prendere posizione in attesa del lavoro della magistratura e dei suoi esiti, numerosi cittadini luinesi, colpiti dalla vicenda, hanno contattato la nostra redazione per chiedere ulteriori spiegazioni circa il decesso della settantaquattrenne e le considerazioni avanzate dall’avvocato Artoni.

Ci siamo quindi mossi per fornire delle risposte, scegliendo di tutelare la nostra fonte qualificata una volta ottenuto un quadro della situazione decisamente diverso da quello descritto dall’avvocato nel suo legittimo intervento.

Ovviamente sarebbe preferibile fare riferimento a fonti chiaramente identificate, ma questo a volte non è possibile, specialmente quando le persone rischiano ritorsioni di varia natura per ciò che intendono dichiarare pubblicamente, nell’interesse della collettività.

Le fonti anonime, precisiamo in conclusione, sono spesso l’essenza di articoli e inchieste che non necessariamente riguardano i processi di mafia o più in generale fatti legati alla criminalità organizzata.

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