A settembre i “Liberi Artisti della Provincia di Varese” hanno inaugurato la loro prima mostra in presenza, dopo il lungo periodo di chiusure e difficoltà, a causa del Covid, dal titolo “Il Labirinto – Dialogo con Minosse – Il disorientamento dell’uomo”. La mostra è una collettiva che vede trenta opere proposte da altrettanti artisti, tutte ispirate al labrinto.
Vanta il partenariato del Comune di Varese e si inserisce nel percorso degli eventi collaterali programmati dalla Varese Design Week 2021. Tutto è stato ripreso là da dove si era fermato, lasciandoci sospesi nel limbo dell’incertezza: la mostra, che avrebbe dovuto far parte della Varese Design Week 2020 e del progetto Labyrinth, non ha avuto luogo per impedimenti legati alla pandemia e ai rischi di contagio.
E’ per questo che la nuova esposizione ha acquisito maggiore valore e significato: l’arte è tornata in Città in uno dei suoi luoghi più iconici per suggerire un possibile percorso per la rinascita. Il Labirinto, infatti, è il tema guida attorno a cui si è espressa la creatività di pittori, scultori, fotografi e poeti. Un’occasione di incontro tra diversi linguaggi artistici per ricordare che la creatività è una possibile chiave di lettura nella ricerca della via di uscita dal caos e dal disorientamento.
Ed è in questo contesto che si inserisce l’evento di sabato 8 ottobre, alle ore 18, presso Sala Verratti a Varese, dove la dottoressa luinese Tiziana Zanetti parlerà e si confronterà con il pubblico di un tema molto interessante, vale a dire quello del “Diritto dell’arte alla Frontiera“, del quale la relatrice è una grande esperta.
Tante le minacce nei confronti del nostro patrimonio culturale millenario, dai furti ai traffici illeciti, arrivando ad esportazioni segrete e vendite da parte di ricettatori. “Abbiamo un grande patrimonio culturale in Italia e fondamentali organi a livello mondiale come il Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, ma questo non basta – commenta Zanetti -. Fondamentale è l’educazione al patrimonio e alla sua importanza”. Grande spazio ci sarà alle criticità legate alla circolazione legale di opere d’arte nei Paesi Ue e in quelli extra Ue.
“Forse siamo finalmente usciti dal labirinto – ha commentato Nicoletta Romano, Presidente Liberi Artisti della Provincia di Varese A.P.S -. È proprio questa speranza che ha fatto da elemento propulsore, dandoci la forza di continuare superando l’arduo periodo di totale isolamento che come tutti, abbiamo dovuto affrontare. Una lunga e drammatica fase storica, per gli artisti in particolare, rinchiusi nei loro studi, a tu per tu con i loro talenti senza poterli svelare al mondo”.
“Fortunatamente però l’arte non è solo creatività e genialità – continua Romano -: possiede anche un potere salvifico, uno dei modi più elevati di estraniarsi annullando le contingenze della dura realtà. Ed è sovente nei momenti più bui che l’artista riesce a dare il meglio di sé… vi invito ad una full immersion nell’ambito di questa mostra che distilla bellezza e speranza per un mondo nuovo, non senza porgere i nostri più vivi ringraziamenti al Comune di Varese e a Daniele Cassinelli, Direttore dei Musei Civici di Varese che ne hanno permesso l’attuazione”.
Fino 31 ottobre sarà possibile visitare l’esposizione nella storica location varesina di Sala Veratti. Orari apertura: Giovedì e Venerdì 14:00/18:00 Sabato e Domenica 9:30/12:30 – 14:00/18:00 (Accesso con Green Pass)
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