Baveno | 26 Giugno 2021

30enne annega nelle acque del lago Maggiore

L'episodio è avvenuto ieri mattina nelle acque di Baveno, a lanciare l'allarme i due piccoli figli. Per l'uomo non c'è stato nulla da fare, è stato ritrovato senza vita

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Nella tarda mattinata di ieri, venerdì 25 giugno, la sala operativa della Guardia costiera di Genova ha ricevuto, tramite il Numero Blu 1530, una richiesta di soccorso per la presenza, sulla spiaggia di Baveno, di due bambini che riferivano di aver perso il padre, annegato nelle acque del Lago Maggiore, alla foce del torrente Selvaspessa nei pressi di Villa Fedora.

Immediatamente l’autorità coordinatrice delle operazioni di soccorso ha girato la segnalazione al Comando della Guardia Costiera, con sede a Solcio di Lesa, in provincia di Novara, che ha disposto il pronto invio sul posto del Battello d’Altura Veloce GC A72, un’unità adibita all’attività SAR (Search and Rescue) sul bacino lacustre. L’unità navale, alla massima velocità, è arrivata in loco, dove ha constatato la presenza di alcune persone che dal bagnasciuga indicavano il punto dove avrebbero visto l’uomo andare giù.

Unitamente ad un battello dei vigili del fuoco ed ad un gommone dei carabinieri giunto da Stresa, giunti di lì a poco, il GC A 72 h effettuato immediate ricerche nello specchio acqueo indicato ma con esito negativo. Per questa ragione è stato necessario l’intervento di un elicottero e di una squadra di sommozzatori, per le ricerche in profondità dell’uomo scomparso. Disposta l’uscita del velivolo VF 80 dei vigili del fuoco di Milano che ha provveduto all’imbarco dei sommozzatori presso l’aeroporto di Torino Caselle.

Il personale del nucleo subacquei dei vigili del fuoco, dopo una preliminare ricognizione dello specchio acqueo segnalato, ha rinvenuto, ad una distanza di 15 metri dalla battigia ed una batimetrica di 6 metri il corpo del malcapitato, senza vita. Il medico del 118 intervenuto poteva esclusivamente constatarne il decesso per annegamento. Trattasi di tale T.F., di anni 31 di origini brasiliane, ma vivente da tempo nel Comune di Stresa.

Sono in corso le indagini di polizia giudiziaria finalizzate a raccogliere ogni utile elemento in ordine alla dinamica dei fatti, che saranno portati alla cognizione della competente Autorità Giudiziaria a cura della Guardia Costiera, con l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Stresa.

La Guardia Costiera ricorda a tutta l’utenza del Lago Maggiore di prestare la massima attenzione ai pericoli che il bacino lacustre nasconde e di adottare ogni utile accorgimento/precauzione perché fatti spiacevoli non si verifichino nel prosieguo della stagione estiva significando peraltro che, su tutto il territorio costiero nazionale e sul Lago Maggiore e di Garda, è attivo, 24 ore su 24, il NUMERO BLU 1530 ovvero il Numero Unico per le Emergenze (N.U.E.) 112.

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