L’hub vaccinale di Rancio Valcuvia, che ha aperto i battenti all’inizio di aprile, prosegue incessantemente la propria attività sul territorio, per assicurare un’adeguata copertura vaccinale a tutte le categorie per le quali è ora possibile richiedere la somministrazione del siero anti-Covid.
Come raccontavamo anche in un servizio realizzato pochi giorni dopo l’avvio del centro, voluto con forza dalla Comunità Montana Valli del Verbano e dagli amministratori locali, l’organizzazione e la coordinazione del servizio continuano a riscontrare un apprezzamento caloroso e sentito da parte degli utenti che giornalmente vi si recano per sottoporsi alla vaccinazione.
Volontari della Protezione civile, militari dell’Esercito Italiano e della Compagnia Carabinieri di Luino, medici e personale sanitario prestano il loro servizio quotidiano dimostrando garbo e solerzia, caratteristiche sottolineate anche da una breve missiva che è stata inviata alla nostra redazione da una lettrice torinese che ha accompagnato, negli scorsi giorni, la sorella presso l’hub della Valcuvia.
“Ho pensato di segnalare a voi – scrive l’autrice del messaggio – quanto di buono ho riscontrato: grande efficienza, disponibilità, professionalità e sensibilità da parte di tutti gli operatori incontrati e della struttura nel suo complesso! Può essere un esempio e un modello”. E questa è un’ulteriore dimostrazione del fatto che la rinascita dopo i tempi duri e complicati del Covid-19 non passa solamente attraverso i vaccini necessari a immunizzare la maggior parte della popolazione, ma anche dalla gentilezza e dalla cura, anch’esse altrettanto necessarie.
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