Milano | 26 Aprile 2021

Covid, Lombardia: arrivano 200 milioni di ristori per Rsa e strutture sociosanitarie

Lo ha annunciato l'assessore al Welfare, Letizia Moratti. Già in corso le procedure per la presentazione delle domande di contributo. Lunga la lista dei beneficiari

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Sono in totale 2.150 gli enti destinatari di una misura da 200 milioni di euro che Regione Lombardia indirizza alle Rsa e alle strutture socio sanitarie del territorio.

I ristori sono stati annunciati dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. Le Agenzie per la tutela della salute stanno predisponendo la documentazione che gli enti dovranno poi compilare e restituire, al fine di ufficializzare la domande del contributo. Tutte le procedure, stando alle tempistiche ad oggi indicate, dovrebbero svolgersi entro la metà del mese di maggio.

“E’ una delibera che va incontro alle innumerevoli richieste che ci sono arrivate negli ultimi mesi dalle direzioni delle Rsa, dalle loro rappresentanze e da tutte le altre strutture – spiega l’assessore Moratti -. Una domanda che non ci lasciava e non ci ha trovati sordi o insensibili. Come è noto, infatti, la pandemia ha messo a durissima prova le Residenze sanitarie assistenziali e i loro operatori. C’è bisogno di una nuova ripartenza. Abbiamo lavorato per assicurarla”.

Fin dai primi mesi dell’emergenza, tornando all’inverno del 2020, le Rsa hanno affrontato le conseguenze più tragiche della pandemia, sperimentando da principio la corsa alle misure anti contagio, la ridistribuzione delle mansioni, degli spazi, delle interazioni con i familiari degli ospiti, ma anche la sofferenza e il lutto che hanno spesso lasciato inermi gli operatori delle strutture, davanti alla spietata azione del virus.

Tra i beneficiari della delibera figurano inoltre i centri per disabili, per le persone con problemi di salute mentale e colpite da vari generi di dipendenze, così come le strutture che erogano cure palliative o che rivolgono la loro attenzione all’area materno – infantile.

“Era importante dare risposta quanto prima alle richieste di chi offre un servizio fondamentale al territorio e al rischio di un aumento delle rette, se non addirittura di chiusura delle strutture – sottolinea Moratti in conclusione -. Dopo il successo della campagna vaccinale dedicata alle Rsa, che ha evidenziato l’azzeramento di decessi e contagi, siamo convinti che questo provvedimento rappresenti un’ulteriore spinta alla fiducia e alla ripartenza”.

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