Varese | 24 Aprile 2021

Covid, manuale per viaggiatori: cosa fare al rientro dall’estero

Con una ordinanza ministeriale è stato recentemente aggiornato il protocollo di riferimento. La trafila di Ats e gli accorgimenti in base al paese di provenienza

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Quali sono le procedure che un cittadino residente in provincia di Varese deve seguire di rientro da un viaggio all’estero? Il quesito, con i relativi chiarimenti, fa parte della lista di priorità identificate da Ats Insubria rispetto ai temi riguardanti il contenimento dei contagi Covid.

L’attenzione per chi viaggia resta massima, per di più in un periodo in cui la diffusione delle varianti ha di fatto sostituito il virus “originale”, con i laboratori del territorio, e più in generale di tutta Italia, costantemente attivi nella ricerca e nello studio delle mutazioni del virus.

Indipendentemente dal fatto che lo spostamento avvenga in aereo, in auto, in treno o in nave, l’apposito protocollo ministeriale prevede una specifica strada da seguire per annunciare alle autorità sanitarie il proprio rientro. Una strada che, ad essere precisi, si divide in due ulteriori percorsi, uno dei quali è stato recentemente modificato tramite un’ordinanza del ministero della Salute. Vediamo di seguito i dettagli.

Il sito di Ats Insubria è sempre il primo punto di riferimento per ogni viaggiatore residente sul territorio. Attraverso il portale si accede ad un modulo da compilare inserendo i propri dati personali e tutte le informazioni riguardanti il rientro (clicca qui per visualizzarlo), differenziato per elenchi a seconda del Paese in cui è avvenuto il soggiorno.

Chi fa rientro in provincia da un Paese europeo (elenco C), ha l’obbligo di esibire un documento che attesti la negatività ad un tampone (molecolare o antigenico) accertata nelle quarantotto ore che hanno preceduto il rientro. Successivamente i viaggiatori dovranno sottoporsi ad un isolamento di cinque giorni, terminato il quale la negatività al Covid verrà nuovamente accertata tramite un tampone.

Chi fa rientro in provincia da un paese extra europeo (elenchi D ed E)  dovrà sottoporsi alle medesime procedure, fatta eccezione per il periodo di isolamento, della durata in questo caso di dieci giorni anziché quattordici come stabilito in precedenza.

Discorso diverso, infine, per chi rientra dal Brasile: a tutti i passaggi sopra indicati si aggiunge un ulteriore tampone (molecolare o antigenico) da effettuare in aeroporto al momento dello sbarco, oppure entro le quarantotto ore successive. Il periodo di isolamento fiduciario ha la durata di dieci giorni.

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