Varese | 15 Aprile 2021

Vaccinazioni anti Covid, Insubria: “Il sistema di Poste è ok”. Campagna over 80 verso la conclusione

Con la nuova piattaforma, che ha sostituito quella di Aria, sono iniziate nei giorni scorsi anche le prenotazioni degli over 70. La panoramica tra Como e Varese

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Nel passaggio dall’azienda regionale Aria a Poste italiane per quel che riguarda il sistema di prenotazione degli appuntamenti riservati alle persone in attesa di vaccinarsi contro il Covid, l’Ats Insubria ha scelto l’approccio pragmatico garantito dai numeri e dai dati statistici per offrire ai cittadini una panoramica fedele alla realtà dei fatti, e impermeabile alla polemica stato – regione e al gran polverone alzato quotidianamente dal botta e risposta tra partiti.

Tale panoramica non può che partire da quello che fino ad oggi il ritmo delle inoculazioni ha prodotto in termini di risultati – e dunque di copertura – sui territori delle province di Varese e Como. Le vaccinazioni effettuate, tra ambulatori e hub, sono 282394.

La lista degli over 80 ancora in coda è sempre più ridotta, con soli 1441 soggetti che si suddividono tra persone che avevano fornito i propri dati con l’ormai vecchio metodo, reduci dalle quarantene che si sono negativizzati e persone entrate a sistema con il nuovo metodo. A questi cittadini va aggiunto il bacino di vaccinandi anziani che attendono la somministrazione delle dosi al proprio domicilio, in quanto impossibilitati a muoversi per ragioni di salute. Sono 12500 tra i Comuni delle due province, e ad oggi 9887 hanno già ricevuto la cura. Il lavoro dei medici di base e delle amministrazioni comunali su questo fronte prosegue ogni giorno, non senza criticità da affrontare, prima su tutte quella determinata dal vuoto lasciato dai medici che non hanno aderito alla campagna domiciliare. Un numero fortunatamente esiguo che assegna peraltro all’Ats Insubria il primato regionale di adesioni, vicino al 90%. Ma l’ostacolo rimane e ai 762 medici di base che tra Como e Varese hanno detto sì, prendendo in carico anche quei pazienti rimasti “scoperti”, dovrebbero a breve aggiungersene altri per mezzo di una manifestazione d’interesse promossa dall’Agenzia per la tutela della salute nell’ambito della Assistenza domiciliare integrata (Adi), che scadrà nelle prossime ore.

L’obiettivo dichiarato, al netto delle molteplici soluzioni adottate per assicurare a tutti le dosi di siero, è di coprire interamente la fascia più vulnerabile entro la fine del mese. Diverse, logicamente, le prospettive per la fascia over 70, i cui vaccinandi hanno iniziato a prenotarsi da soli tre giorni. Il “metodo Poste” ha reagito correttamente alle sollecitazioni e in terra insubrica 121799 over 70 (pari al 79% degli abitanti della stessa fascia di età) hanno già ottenuto il proprio appuntamento. A loro si sono aggiunti, sempre negli scorsi giorni, 9178 disabili gravi e 13502 soggetti estremamente vulnerabili.

Come ci si prenota? Via web, attraverso il portale di Poste, tramite il servizio porta lettere, accedendo alle funzioni del Postamat o mettendosi in contatto con il call center regionale (800894545).

Fino a qui tutto bene“, ribadiscono dall’Ats in relazione all’uso della nuova piattaforma. Gli over 70 vaccinati in tre giorni sono stati 8140 su Varese e 6240 su Como. Per le inoculazioni il personale sanitario si sta servendo delle fiale di AstraZeneca, rispetto alle quali la percentuale di chi rifiuta la somministrazione è molto limitata, intorno al 3%: altro dato piuttosto indicativo di quanto le preoccupazioni, circa i casi di effetti collaterali post vaccinazione con il siero anglo svedese, stiano realmente condizionando la popolazione locale. “E’ bene ricordare che i cittadini non possono scegliere con quale tipologia di vaccino proteggersi dal Covid – sottolinea a riguardo il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria – le valutazioni sulla sicurezza spettano agli organi nazionali e internazionali competenti, e a fare la differenza sui singoli casi è la valutazione medica effettuata direttamente sul posto, all’interno degli hub e degli ambulatori, davanti ad ogni vaccinando, prima di procedere”.

L’approvvigionamento di dosi vaccinali, infine, resta inesorabilmente il parametro chiave di riferimento per poter avanzare stime e previsioni sulle tempistiche della intera campagna. Quando si concluderà la fase di vaccinazione degli over 70? Lo si capirà dall’entità delle prossime consegne ma l’intento dichiarato dall’Ats Insubria – sulla base di rassicurazioni già ricevute – è di giungere presto ad un aumento delle linee vaccinali in tutti gli hub, a partire da lunedì prossimo, per poi potenziare ulteriormente il ritmo il 26 aprile e il 3 maggio.

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